giovedì 7 Novembre 2024

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Canzone per te: dentro il testo di “Alza la radio” di Nek

Entriamo dentro il testo di una canzone per comprenderne il significato

Nuovo appuntamento con Canzone per te, la rubrica che ogni mese ti porta alla scoperta di una canzone, con l’obiettivo di comprenderne il significato e il messaggio che vuole trasmettere. La canzone protagonista di questo mese è Alza la radio di Nek.

Uno che parla e un disco che suona

Linus, voce storica e direttore artistico di Radio Deejay, sostiene che “la radio è fatta fondamentalmente di due cose che non cambieranno mai: uno che parla e un disco che suona”. E, in effetti, la radio è proprio questo. È il mezzo più semplice ma, allo stesso tempo, quello più magico. È il mezzo più antico, ma anche quello in grado di innovarsi senza perdere la propria identità. La radio è ovunque, eppure non dà fastidio. È la compagna ideale per qualsiasi circostanza. Presente ma non invadente. Piccola premessa. Chi scrive è follemente innamorato della radio. Per questo chiedo scusa se il tono può sembrare fin troppo celebrativo. Ma la radio, per me (e spero anche per alcuni di voi), è qualcosa che va ben oltre il semplice sottofondo musicale o di parole. Eugenio Finardi, nel 1976, epoca in cui le radio libere spuntavano come funghi e si accavallavano sulle poche frequenze disponibili nell’etere, dichiarava il suo amore per questo mezzo, affermando che il potere della radio è proprio quello di arrivare al cuore della gente. Oggi, sarebbe da ipocriti negarlo, le radio sono profondamente cambiate rispetto a quegli anni. Sono diventate aziende vere e proprie, spesso con dei fatturati importanti e delle macchine organizzative complesse. Sicuramente tutto questo ha influito sulla spontaneità e sulla genuinità tipiche di quegli anni, ma la radio, nonostante tutto, non ha mai perso la sua identità e la sua natura.

Un inno alla radio e alle donne

Alza la radio è un inno alla radio e alle donne. Nek lo fa a modo suo, immaginando e descrivendo i pensieri e i piccoli gesti quotidiani di una donna. La immagina ferma a truccarsi allo stop, mentre balla e corre da una parte all’altra della città. La immagina mentre canta a squarciagola, quando scioglie i capelli o mentre ride. La immagina anche mentre annaffia i fiori e quando rinuncia a comprare un vestito che tanto le piacerebbe indossare. Ma è arrivato il momento di fermarsi, “perché adesso passano la tua canzone”. E allora “alza la radio”.