Entriamo dentro il testo di una canzone per comprenderla
Nuovo appuntamento con “Canzone per te”, la rubrica che ogni settimana ti porta alla scoperta di una canzone diversa, cercando di capire il significato e il messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua musica e le sue parole. La canzone protagonista di questa settimana è “Quelli come me” dei Modà; si tratta del singolo facente parte dell’album “Testa o croce”, pubblicato nell’ottobre 2019.
“Quelli come me” è un brano profondo e sincero, nato nei bar di Milano, come dichiarato dallo stesso leader della band Francesco Silvestre (meglio conosciuto come Kekko). È proprio in quei locali, infatti, che l’artista milanese ha avuto modo di parlare con innumerevoli persone mai conosciute prima, raccontando loro alcuni frammenti della propria vita e alcuni suoi disagi e paure che non aveva mai condiviso nemmeno con gli amici più stretti.
Il messaggio che il brano vuole trasmettere è che, in realtà, non siamo mai soli come pensiamo; vi sono sempre diversi individui che, nello stesso momento, vivono una situazione analoga alla nostra e con i quali può nascere un vero e solido rapporto di amicizia.
«Quelli come me li trovi dentro i bar, anche da soli nel cuore della notte. Con lo sguardo perso come fosse un film, dove c’è un tizio di cui non si sa niente. Se non li conosci e vuoi parlarci un po’ può succedere anche di sentirli raccontare cose che non hanno mai confessato neanche a loro stessi. Se stan zitti parlano con gli occhi.»: sono queste le parole con cui si apre il brano. Emerge con evidenza il tema della solitudine, un sentimento che il protagonista condivide con “quelli come lui”. È semplice riconoscere questi individui: è possibile trovarli all’interno dei bar, da soli e a notte fonda. Li si riconosce facilmente dal loro sguardo perso e da un grande bisogno di condividere emozioni, sentimenti e paure. Ed è per questo motivo che, talvolta, raccontano anche a delle persone mai viste prima alcuni dettagli e pensieri che non avevano mai confessato a nessuno prima d’ora, nemmeno a loro stessi. E anche quando restano in disparte, sono i loro occhi a parlare.
Il brano poi continua con il ritornello: «Quelli come me li vedi andare via quando il rumore intorno è troppo forte. Fanno sempre il pieno di malinconia e dell’inferno sai chi se ne fotte. Quelli come me: “Ti amo pure se ci conosciamo solo da un istante.” Quelli come me: “Non mi cercare più.” No, non si vive solo di promesse.» Il protagonista, con grande convinzione, afferma che “quelli come lui”, nei momenti in cui il rumore intorno risulta essere troppo elevato, preferiscono andare altrove o isolarsi.
In una società come quella odierna, talvolta ricolma di indifferenza, gelosia e competizione, in cui vincono spesso coloro che prestano maggiore importanza all’apparenza piuttosto che alla sostanza, quegli individui che decidono di staccarsi dalla società per isolarsi dal rumore e dalle malignità risultano essere veri e propri esempi di umanità e correttezza.
Successivamente il narratore continua a descrivere le caratteristiche di “quelli come lui”. Questi individui sono spesso soggetti a una grande sofferenza, proprio a causa della loro notevole sensibilità e del loro accentuato interesse nei confronti delle opinioni altrui. Essi avvertono anche il bisogno di essere capiti, anche se ciò non sempre accade. Infatti, talvolta, gli individui che tendono ad isolarsi dal “baccano” generale rischiano di essere completamente emarginati e incompresi dalla società stessa, che non è in grado di cogliere la loro sensibilità ed il loro valore.
Ovviamente il dolore provato da queste persone non è indifferente. Queste però non mettono in mostra il loro dolore, ma lo tengono dentro sé stesse, quasi a volerlo nascondere alla “massa” indifferente e incurante dei problemi altrui. È per questo che, spesso, quando queste persone piangono nessuno lo sa. Nonostante tutto, però, anche loro hanno sempre un sogno nel cassetto, un desiderio da realizzare e per il quale lottano ogni giorno: «Quelli come me soffrono un po’ di più per via del loro cuore di cristallo. Usano la pelle per sentire se chi han di fronte ha il dono di capirlo. Piangono di notte e non lo saprai mai. Ti diranno sempre tutto a posto e hanno sempre un sogno nel cassetto.»
In definitiva, “Quelli come me” è un brano di grande profondità e contenuto. Francesco Silvestre, pur avendo scritto un testo “autobiografico”, è riuscito a farsi portatore delle istanze di innumerevoli individui e di rappresentare gli stati d’animo, i valori e le paure di diverse persone.
Redazione
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