martedì, Aprile 30, 2024

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Capo Plaza, “Ho provato ad andare in analisi ma al primo incontro ogni volta mi dicevano che il mio problema erano le canne”

OnePodcast è la factory di contenuti audio e digitali originali di RadioDeejay sotto la direzione artistica di Linus e la conduzione di Luca Casadei. Ospite della puntata di questa settimana, Capo Plaza, all’anagrafe Luca D’Orso, reputato uno dei più importanti esponenti del genere rap in Italia. Tutto è cominciato nel 2007 con il video di Stronger, il celebre brano di Kanye West. All’epoca Luca era un bambino di nove anni che viveva alla periferia di Salerno, queste le sue parole :

Ricordo che ero a casa di mia nonna: passa quella clip in televisione e mi blocco sulla sedia mi sento subito vicino a quella musica, a quell’immaginario. Così inizio a cercare su internet e in 24 ore ascolto tantissime cose. Da quel giorno sono iniziate tante cose, Già a 13 anni il mio progetto era la musica e raccontare quelle situazioni che vedevo tutti i giorni: risse, pestaggi, quattro persone contro 35 a picchiarci con i caschi. Storie che mi affascinavano, pur non rappresentando la strada che volevo perseguire, le ho sempre raccontate senza dire “io ho fatto questo”. Il mio messaggio era: “vedete che questa roba esiste. Come c’è il bene nel quartiere, c’è pure il male. Sta a voi decidere” “.

Capo Plaza ha toccato poi un tasto particolarmente dolente della sua vita, la solitudine:

Il telefono mi squilla pochissimo, sono una persona molto sola e questo mi fa soffrire. Certo, ho i miei amici, ma non ci viviamo tutti i giorni: con loro è diventato più un rapporto lavorativo perché collaborano con me. I legami, vivendo in un’altra città, si sono raffreddati e mi mancal’amicizia costante, come la sentivo prima. Forse la mia famiglia ora sono i miei amici, la mia ragazza è la mia migliore amica”.

Proprio alla sua compagna di vita, la creator Gaia Clerici, ha dedicato un altro passaggio della conversazione.

Bazzicavamo negli stessi studi di Warner: ci incrociavamo, ci piacevamo, ma all’epoca ero fidanzato. Poi, quando mi sono lasciato, le ho chiesto di uscire: la amo alla follia, grazie a lei sono diventato sicuramente un altro tipo di persona ed è stato tutto naturale Mi ha saputo capire, ha saputo capire la mia posizione. Sa capire qual è la mia debolezza e mi aiuta”.

Una comprensione che, stando al suo racconto, non ha trovato negli psicologici che ha incontrato:

Ho provato ad andare in analisi ma al primo incontro ogni volta mi dicevano che il mio problema erano le canne. Vorrei essere capito davvero da una persona: il problema è che a 18 anni sono stato sballottolato nel grande mondo della musica, con numeri altissimi. E nessuno mi ha insegnato a gestire il successo, l’ho dovuto fare da solo”

Infine Capo Plaza, primo artista italiano a debuttare su Fortnite, ha detto :

“Dai 19 ai 25 anni non ho avuto la vita di un ragazzo normale della mia età. Sono comunque grato per quello che ho raggiunto, sono orgoglioso di me. La mia vittoria è rendere felici le persone che ho intorno. Ancora oggi sono molto insicuro, però questo mi rende ciò che sono. Alla fine sono un essere umano”.