venerdì, Aprile 19, 2024

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Carmen Consoli: guida all’ascolto di “Volevo fare la rockstar”, istruzioni per l’uso

Disponibile da venerdì 24 settembre il nuovo album della cantautrice catanese, scopriamone insieme tutti i dettagli

Tutta “colpa” di una lampadina tascabile usata come microfono da bambina. Con questa immagine Carmen Consoli torna sulle scene raccontandosi, forse, come non aveva mai fatto prima. Si intitola Volevo fare la rockstar il disco che segna il suo atteso ritorno discografico, disponibile nei negozi tradizionali e negli store digitali a partire dal 24 settembre.

«La mia storia inizia tra i banchi di scuola – racconta l’artista in conferenza stampa – mi sento figlia di due Italie diverse: da una parte la famiglia di mia madre veneta e dall’altra mio padre siciliano, due regioni diverse che poi tanto diverse non erano. Dentro di me custodisco queste due anime, sono cresciuta a polenta e caponata».

Un sogno partito da una musicassetta di Elvis Presley: «Me la regalò mio padre da bambina, da lì cominciai a desiderare di andare in America a suonare. I miei genitori mi hanno sempre incentivato a crederci, a sognare, a capire cosa volessi fare davvero nella vita e gettare le basi per poter realizzare il mio obiettivo, per concretizzare il mio progetto».

«Sognare non è un crimine – aggiunge – anche se oggi diamo sempre meno valore a questa dimensione, siamo diventate anime in carriera, il profitto è fondamentale. Trattiamo le persone come fossero dispositivi elettronici, tendiamo ad aggiornare i rapporti come facciamo con i telefonini. Abbiamo dimenticato che essere super produttivi ci fa dimenticare chi siamo realmente».

Carmen Consoli - Volevo fare la rockstar

In “Volevo fare la rockstar”, la cantautrice siciliana si sporge e si mette in gioco più che mai, sfidando la paura della vertigine. Un disco che da importanza sia ai testi, come è sempre stato nella sua discografia, ma anche e soprattutto alla parte strumentale, che completa il discorso e e aggiunge contenuti laddove non arrivano le parole.

«Ho rispetto per il mio passato, proprio per questo tendo a riscriverlo e reinterpretarlo. Studio, mi informo e incontro persone. Non ho mai fretta di fare un disco, ho imparato il valore del tempo, per questo ho scelto di vivere e di tornare dopo sei anni. Mio padre mi ha insegnato la coerenza, perchè il talento da solo non basta, altrimenti rischia di restare soltanto una bella promessa».

Un vero e proprio ritorno al futuro per Carmen Consoli, pregno di passato e denso di presente. Dieci tracce che mettono in chiaro le sue intenzioni tra sogno e determinazione, abbattendo i confini dell’ispirazione e della poesia. Un disco che racconta la sua storia, quella di una città e di un Paese intero, attraverso gli occhi di una bambina che non ha mai smesso di sognare ad occhi aperti.

Su Sanremo rivela: «Ha fatto sempre parte dei miei piani, anche se fino ad ora non ha mai corrisposto a un momento in cui avevo tra le mani un pezzo adatto. Il Festival mi piace, in questo mi sento molto italiana. L’idea di avere quell’orchestra alle spalle e di suonare con dei musicisti incredibili. Mi auguro che sia sempre più bello, ricco di contenuti e di fiori che sbocciano, intese come nuove proposte».

Infine, non poteva mancare un ricordo e un ringraziamento al Maestro Franco Battiato: «Eravamo amici, oltre che vicini di casa sia a Catania che nelle nostre rispettive residenze estive, lui a Milo e io a Puntalazzo. Quello che mi stupiva di Franco era la sua enorme ironia, oltre che la sua grande generosità, qualcosa fuori dal comune».

Carmen Consoli | Conferenza stampa

Volevo fare la rockstar | Tracklist

  1. Sta succedendo
  2. L’aquilone
  3. Una domenica al mare
  4. Mago magone feat. Doxy601
  5. Le cose di sempre
  6. Qualcosa di me che non ti aspetti
  7. Armonie numeriche 
  8. Imparare dagli alberi a camminare 
  9. L’uomo nero
  10. Volevo fare la rockstar
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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.