domenica 8 Settembre 2024

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C’è sempre una canzone (d’amore): Amore mio dove sei

Raccontiamo l’amore con una canzone

Se un giorno dovessi scrivere la mia biografia, farei di certo una playlist su Spotify, sarebbe molto più facile e soprattutto riuscirei a trovare le parole giuste per raccontare la mia storia.

Le storie delle nostre vite le troviamo tutti giorni dentro alle canzoni, mentre ci lasciamo cullare dal rumore del treno che scivola veloce sui binari e ci perdiamo guardando le campagne sconfinate fuori dal finestrino. Mettiamo insieme i pezzi, canzone dopo canzone, per raccontare ogni sfumatura di noi. Raccontarci al mondo, senza dire niente. Forse è anche questa la forza della musica. Chissà oggi cosa conterrebbe la playlist dei miei quasi trent’anni, canzoni malinconiche, canzoni che parlano d’amore, canzoni sui sogni, sulle partenze e sui ritorni.

Il pezzo del quale vi parlo oggi, in questa playlist, ci entrerebbe come novità del mese. Arriva dall’ultima fatica di Mobrici, l’album “Gli anni di Cristo” ed è un duetto malinconico che viene reso ancora più struggente dall’interpretazione di Vasco Brondi, il pezzo è “Amore mio dove sei”.

Io vivo la mia vita, la vivo da solo
Mi accendo nel vento, mi spengo nel fuoco
Mi lascio portare dove porta la notte
Capire che la vita la viviamo al contrario
Che esiste un destino, esiste un binario
Lasciarsi cullare dove porta la notte

La solitudine fa paura, soprattutto quando arrivano i trent’anni, soprattutto quando attorno a te vedi nascere nuove famiglie, stipulare mutui ventennali, passare dal gin tonic al biberon. Ognuno ha trovato esattamente la metà della mela e tu sei lì che cammini da sola per le vie della città con le tue cuffie nelle orecchie, persa nei tuoi pensieri. Cammini e cammini intanto a casa non c’è nessuno, puoi lasciare i piatti nel lavandino che nessuno li vedrà. La solitudine fa paura ma ci fa anche crescere, ci fa stare bene con noi stessi, perché come dicevano i vecchi saggi, meglio soli che male accompagnati. Eppure, tra le luci del sole che tramonta tra i palazzi, quella musica ci porta a fantasticare e a pensare a chi sarà al nostro fianco quel giorno in cui i due binari si incroceranno.

C’è ancora qualcosa che vorrei sprecare
Ho ancora tanti errori da commettere
Ti prego lasciameli fare
E tu invece apri il cuore a tempo record, apri il cuore
E dici che adesso insegni a tutti come fare

È difficile continuare a cercare se non sappiamo dove, è ancora più difficile ammettere che forse quello che cerchiamo non è poi così lontano. Forse i binari si sono già incrociati ma i treni sono passati ad orari diversi e la coincidenza è andata persa. È più difficile, poi, ammettere di amare che pensavamo di non poter amare mai o continuare a cercare fingendo di non provare più niente? E se ammettessimo per una volta che è ora di aprire davvero il cuore? Non ci siamo incrociati, è vero, ma non c’è una sola stazione, nella vita. Se perdiamo questa coincidenza, ne troveremo una seconda, ne sono certa.

Amore mio dove sei?
Quante ne hai passate senza di me?
E quante volte al giorno hai pensato di piangere?
Amore mio cosa fai?
Anche se tu pensi che non ci sono mai
Io ti sto sempre accanto anche senza amore

Allora gridiamolo, gridiamolo a più non posso al centro di una pazza vuota: amore mio, dove sei? Lasciamo che si viaggi su binari diversi, anche se moriamo dalla voglia di sapere quando ci incontreremo. Due vite che viaggiano separate ma che ogni giorno sono collegate da un sentimento forte e chiaro, che nessuna direzione contraria potrà mai spezzare. Se quella persona sapesse quante volte lo abbiamo visto in un volto di uno sconosciuto o abbiamo pensato a lui leggendo un manifesto appiccicato su un muro, non ci sarebbe bisogno di tante parole, perché sarebbe qui.

E siamo sicuri che sia meglio da soli
Che sia meglio restarcene fuori
E non rischiare mai niente
Non sentire più niente
Fare come ci pare
Come ti pare?

Ma l’amore più grande esiste anche senza amore? Se l’amore è a senso unico, è amore? Io penso proprio di sì, è l’amore più puro e totalizzante, l’amore che ti fa mettere in gioco e lanciare nel fuoco senza avere paura. L’amore che ti fa scrivere canzoni e, se non sai scrivere canzoni, ti fa aprire una rubrica su Recensiamo Musica e condividere le tue storie con altri cuori che in questo momento stanno pensando a qualche persona lontana.

In un mondo fatto per due, ci sentiamo sempre in difetto, sempre l’elemento dispari. Ma il mondo è fatto per uno, non per due. Anche se condividere la strada con un compagno di viaggio, spesso, la fa sentire più leggera. Quindi continuate a cercare, anime belle, imparate a stare da soli, sì, ma non smettete mai di rischiare. E se dovesse andare male, c’è sempre una canzone d’amore a tirarvi su il morale.

C’è sempre una canzone (d’amore) | Playlist

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.