C’è sempre una canzone (d’amore): Forse

Raccontiamo l’amore con una canzone

La matematica non mi è mai piaciuta, ho sempre preferito le materie creative a scuola, quelle dove 2 + 2 poteva fare 5 se avevi un po’ di fantasia. Nella vita però un po’ di matematica ci vuole per forza, per portarci con i piedi per terra, perché non si scappa dalla realtà. Probabilmente è anche per questo che mi sono messa a scrivere, per poter far volare la mente oltre la quotidianità, i palazzi bianchi, i clacson delle macchine, oltre le percentuali e i budget da rispettare, gli obiettivi da raggiungere e le scadenze segnate in rosso sul calendario.

In una vita in cui tutto quello che cerchiamo sono certezze, come la matematica, come le tabelline, ogni tanto ci farebbe bene anche lasciare spazio ai dubbi. Nella vita, come in amore, dove di dubbi ce ne sono a decine, dubbi che possono trasformarsi in certezze e certezze che possono diventare grandi punti di domanda, nel giro di una sera.

Questa sera torna la rubrica dei cuori spezzati di Recensiamo Musica con un pezzo malinconico che parla di un dubbio che è un po’ speranza e un po’ rassegnazione, che è un po’ uno sguardo su ciò che è stato ma anche un’occhiata verso quello che potrebbe ritornare. Loro sono i Pinguini Tattici Nucleari e questa è Forse, nell’attesa di sentirla negli stadi tra qualche settimana.

Forse è vero che di notte
Tutto viene un po’ più facile
Che il buio mette insieme
Chi c’ha l’anima più fragile
Ed è vero che la sedia
Quando si ferma la canzone
È di chi corre più veloce
Non di chi balla con passione

In amore siamo pieni di forse. I forse dell’inizio, quelli dei forse gli piaccio o forse no, del forse mi ha risposto e forse mi sono innamorata. Poi quelli della fine, forse ho sbagliato, forse sono stata una stupida, forse non era quello giusto. La matematica in amore non funziona, la chimica, invece, quella sì. “Forse” è un pezzo che parla della fine di una storia e lo fa andando a scavare nei ricordi, mettendoci davanti ad un esame di coscienza. Una carrellata di fotografie impolverate di due persone che si sono amate e che ora vedono le proprie vite separarsi, forse perché era il momento sbagliato o forse perché si amano ancora.

Forse è vero che ho sbagliato
Sì, ma ci siamo divertiti
Siamo freddi come grotte
E lanciamo stalattiti
Quando piove, spero mi ricorderai
Come un piccolo “forse” perso dentro ai tuoi “mai”

La carrellata di fotografie prosegue, ma qualcosa si è rotto, si è congelato. Preferiamo non parlarci invece di buttare fuori tutto, preferiamo sparire invece di ammettere che quando ci affacciamo dalla finestra e fuori piove, pensiamo ancora a lui. Quella persona che è stata un raggio di sole nella nostra vita, che ha portato un modo nuovo di vedere le cose, che ci ha insegnato come non avere paura di rincorrere i nostri sogni. Noi, che ci nascondiamo dentro ai nostri “Mai”, ci siamo fatti travolgere da chi è arrivato con un “Forse”, un briciolo di speranza e di felicità in un mare di guai.

Forse è vero che ti ho stretto
Troppo forte, troppo spesso
Volevo essere indelebile
Invece era solo gesso
E rigo dritto, come un aereo atterro in pista
Tolgo la testa dalle nuvole
E la regalo a una terapista

Lasciamo così spazio ad un esame di coscienza che ci aiuta a capire come sono andate davvero le cose, perché le relazioni nascono, crescono e si possono anche spezzare, anche se qualche volta si spezzano ma non si rompono del tutto. Iniziamo a catalogare tutti i nostri sbagli, tutti i nostri passi falsi. E se avessi fatto questo, se non avessi stretto troppo, se avessi detto le cose a voce, se non avessi mandato quel messaggio. Ammettiamo le nostre colpe e andiamo avanti, a carte scoperte.

Non c’è nessun posto
Per quelli come noi che vivon sui rasoi
Ma mi son nascosto nei tuoi
“Non c’è niente che non va”
E cerchi le mie colpe nella mia musica
Fragile come un golpe in Sudamerica
La nostra buona stella parla in codice Morse
Le ho chiesto di stasera
E mi ha risposto, “Forse va bene”

Eppure, anche se separati, un “noi” rimane sempre un “noi”, perché ci si cambia, si cresce insieme. Come quei posti che per noi sono casa, che ci hanno visti avvicinarci, conoscerci, crescere insieme, ridere e poi litigare e separarci e rincontrarci di nuovo. Cerchiamo le risposte nelle stelle ma anche le stelle non si fanno capire, noi che non abbiamo mai avuto una buona stella ma abbiamo sempre lottato contro il tempo, contro il destino, contro il tempismo imperfetto.

Ma se vi ricordate quello che vi ho detto prima, in amore conta la chimica e poco la matematica. Quindi chi lo sa quale sarà il finale vero di questa storia. La vita è piena di dubbi che si chiariscono solo facendo una cosa: provandoci. E allora cerchiamo di tirare le somme, guardiamoci indietro, ripercorriamo i nostri errori e poi lasciamo spazio ai puntini di sospensione. Forse è davvero finita, o forse no.

C’è sempre una canzone (d’amore) | Playlist

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