Raccontiamo l’amore con una canzone
Ogni tanto provo a capire se tutto quello che accade nelle nostre vite abbia un senso logico. Come se qualcuno si stesse divertendo a scrivere un copione di un film tragicomico, facendo succedere cose a caso, inserendo ogni tanto qualche nuovo personaggio che, puntualmente, ribalta tutti i piani. Ci penso spesso, specialmente quando mi guardo indietro e ripercorro determinate situazioni, rivivo certi momenti e un sorriso malinconico mi spunta sulle labbra. È proprio vero che quando siamo felici dobbiamo farci caso, dobbiamo custodire i ricordi preziosi nel nostro cuore e usarli per scaldarci in un pomeriggio grigio di pioggia.
Nella scatola dei miei ricordi preziosi, ci sono di certo i concerti. Uno degli ultimi ai quali ho assistito, quando ancora si poteva stare appiccicati e abbracciati e si poteva piangere e baciarsi senza problemi, è quello di Marco Mengoni, totalmente inaspettato ma, si sa, agli sceneggiatori piace inserire colpi di scena.
Torniamo così nel 2015 e torniamo sulle tracce di Marco Mengoni con la sua “Ti ho voluto bene veramente”. Il pezzo di oggi vuole essere un po’ una dedica: una dedica a quelle cose da custodire, a tutto ciò che di logico non è. A tutto quello che non siamo riusciti a dire e a capire perché da capire non c’era proprio nulla. Una dedica all’amore e, ancora di più, al voler bene in un modo incondizionato.
Così sono partito per un lungo viaggio
Lontano dagli errori e dagli sbagli che ho commesso
Ho visitato luoghi
Per non doverti rivedere
E più mi allontanavo
E più sentivo di star bene
La partenza per un viaggio, gli scatoloni di un trasloco, un nuovo inizio. Partire per dimenticare, lasciare tutto alle spalle per ricominciare una nuova vita e allontanarsi da una storia finita nel modo sbagliato. Spesso quando abbiamo paura di affrontare qualcosa di petto, allora usiamo sempre la stessa tattica: scappiamo. Scappiamo dalle responsabilità, dalle parole che non riusciamo a dire, dalle domande che abbiamo paura di fare e dai nostri sentimenti. Chiudiamo la porta dietro di noi come se lasciassimo tutto chiuso in casa e invece no, in amore non ci sono pareti che tengano.
E mi cambiava il volto
La barba mi cresceva
Trascorsi giorni interi senza dire una parola
E quanto avrei voluto in quell′istante che
Ci fossi
Carichiamo il nostro zaino sulle spalle, lo riempiamo di ricordi e di tristezza e partiamo. Percorriamo strade sconosciute, ci tingiamo i capelli perché a noi sembra un nuovo inizio, cambiamo gli occhiali e ricominciamo una nuova vita. Forse sparire ci sembra la soluzione migliore, la soluzione esatta per non permettere all’altro di farci ancora male. Poi arriva la sera e guardiamo un tramonto da soli sulle rive di un fiume e ci immaginiamo ancora lì, abbracciati.
Trascorsi giorni interi senza dire una parola
Credevo che fossi davvero lontana
Sapessimo prima di quando partiamo
Che il senso del viaggio è la meta e il richiamo
Corriamo ancora più forte per schivare i ricordi e voltare pagina una volta per tutte. Ricordi che bruciano nel petto e che possiamo solo spegnere con le lacrime. Ma inciampiamo negli errori che abbiamo commesso, essendo costretti così a guardare indietro e a pensare a ciò che abbiamo lasciato. Forse però tutto ciò che avremmo voluto per essere felici era più vicino di quanto potessimo immaginare. Sarebbe bastato lasciarsi andare un po’ di più, lanciarsi quando era il momento e non vivere di rimpianti.
Perché ti voglio bene veramente
E non esiste un luogo dove non mi torni in mente
Avrei voluto averti veramente
E non sentirmi dire che non posso farci niente
Avrei trovato molte più risposte
Se avessi chiesto a te
Ma non fa niente
Passiamo il tempo a provare a catalogare i sentimenti come se tutto dovesse avere un proprio reparto come al supermercato. È amicizia o è amore? Vorrei averlo per sempre accanto a me oppure è giusto lasciarlo libero? Ma poi, è sempre troppo tardi perché lo troveremo già su un volo verso un’isola del Mediterraneo insieme ad un’altra. È esattamente in quel momento lì, quando capiamo di averlo perso, che è tutto più chiaro, limpido, cristallino ed è lì che capiamo che ormai non possiamo più farci niente: se n’è andato.
Avremmo potuto forse vomitare tutte le domande al momento giusto, avremmo potuto essere chiari piuttosto che complicarci la vita cercando da soli risposte che solo una persona sa ed è proprio colui che vorremmo dimenticare.
Continuiamo così a camminare, con lo zaino che pesa come un macigno e il cuore che pesa ancora di più. Ci ostiniamo a guardare avanti e a resistere per non voltarci ancora una volta e non tornare a soffrire. Ma quando si ama, possiamo andare anche in capo al mondo e poi tornare indietro, ci sarà sempre qualcosa che ci ricorderà lui. E forse il voler bene è ancora più forte, perché quando l’amore finisce o non è corrisposto nello stesso modo, il voler bene rimane. Rimane la stima, l’affetto e rimangono disegni a matita di un futuro pensato insieme. Come quei viaggi pianificati e mai iniziati per davvero o i traguardi pronti per essere festeggiati in due. Forse il suo ricordo si farà sempre più sfumato fino a scomparire o forse, finito questo viaggio, ci ritroveremo alla meta e potremo finalmente trasformare quei disegni abbozzati in dipinti colorati. In entrambi i casi, sarà bellissimo.
C’è sempre una canzone (d’amore) | Playlist
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