venerdì 22 Novembre 2024

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Cecilia Gayle: “Mi piace l’idea di regalare un sorriso a chi mi ascolta” – INTERVISTA

A tu per tu con la cantante costaricense, fuori con il singolo “Un’estate al mare”, cover di Giuni Russo

Dopo averla incontrata di recente in occasione del lancio de “L’importante è finire” (qui la nostra precedente intervista), ritroviamo Cecilia Gayle per parlare del suo nuovo singolo “Un’estate al mare”, rivisitazione del famoso pezzo del 1981 composto da Franco Battiato e Giusto Pio, portato al successo dall’indimenticata Giuni Russo. Entrambe le cover anticipano il nuovo progetto discografico dell’artista costaricense, la cui uscita è prevista per l’estate del 2020 e che sarà intitolato “Te amo Italia”.

Ciao Cecila, bentrovata. “Un’estate al mare” è il tuo nuovo singolo, come mai hai scelto di reinterpretare a modo tuo questa cover?

«E’ una canzone che mi emoziona, fa parte del mio stile vocale é allegra, giosa, coinvolgente e rappresenta l’estate».

Un brano che nonostante i suoi 38 anni di età si dimostra essere sempre attuale, un vero e proprio evergreen. Che valore aggiunto pensi di aver dato a questo pezzo?

«Un contributo affinché non venga dimenticata soprattutto dai giovani. Sono stata molto attenta a non alterare la vera natura».

Quanto è importante recuperare un po’ del nostro passato per comprendere meglio l’attuale scenario musicale?

«Ogni casa viene costruita partendo dalle fondamenta e noi in Italia, abbiamo un patrimonio musicale ricchissimo non sempre valorizzato. Direi che é indispensabile dare il giusto valore alla nostra storia».

Giuni Russo è sicuramente una delle voci più belle che il pubblico italiano abbia mai ascoltato, quali sue caratteristiche ti colpiscono di più?

«La conobbi personalmente nel periodo de “El pam pam”, ovvero vent’anni fa. Mi colpì la sua grande sensibilità e valore umano questo ricordo mi è rimasto nel cuore come é nel cuore di tutti. E’ una grande cantante con una grande voce e ha bisogno di pochi commenti. Inconfondibile».

Prima Mina e poi Giuni, com’è stato misurarsi con due artiste di questo calibro?

«Non mi sono mai misurata. E’ importante che ognuno sia se stesso, io sono Cecilia Gayle. Desidero solo interpretare belle canzoni che mi riempino di bella energia».

Sia “L’importante è finire” che “Un’estate al mare” saranno presenti nel disco a cui stai lavorando che si intitola “Te amo Italia”, cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?

«Un’ondata d’energia ed entusiasmo travolgente attraverso delle belle canzoni italiane rivisitate in chiave latina. Salsa, kisomba, cha cha cha, bolero…».

Per concludere, dove a chi desideri arrivare con la tua musica?

«La musica é una grande occasione per interagire e lasciarsi andare, non ha età. Il mio sogno è arrivare a tutti con energia passione e sentimento che poi è in realtà la mia vera natura. Mi piace l’idea di regalare un sorriso a chi mi ascolta».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.