Century Radio, Alberto Sordi: un divo anche radiofonico

Century Radio

Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo

Benvenuti a Century Radio, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono. Oggi parliamo di Alberto Sordi.

Pio Russo racconta l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.

Century Radio, Alberto Sordi: un divo anche radiofonico

Alberto Sordi iniziò la sua carriera radiofonica nel 1947 con i programmi “Oplà” e “Rosso e nero“, che poi verrà traslato in televisione nel 1954, condotti da Corrado e diretti da Riccardo Mantoni. In queste trasmissioni, creò il personaggio di “Il Signor Dice“, un ometto balbuziente che divenne un successo. 

Fu l’attore romano Fiorenzo Fiorentini ad eleborare con Albertone il personaggio che poi divenne una sorta di marchio di fabbrica: un omino putulante, fastidioso, ma ingenuo.

La sua popolarità aumentò nel 1948 con la conduzione del programma “Vi parla Alberto Sordi“, trasmesso sulla Rete Rossa Rai. In questo programma, Sordi interpretò personaggi come “Mario Pio”, un consolatore telefonico simpatico ma irritante, e “Il conte Claro”, un nobile decaduto che dispensava “buoni consigli” alla radio.

La trasmissone è andata in onda dal novembre del 1948, alla primavera del 1949 alle 21.15 del giovedì e poi dal novembre 1949 al marzo del 1950 alle 20.30.

Interessante la storia del titolo della trasmissione: il direttore dell’epoca, pensava che un format con più personaggi e con il nome del protagonista fosse mero divismo radiofonico. Alberto Sordi non si diede per vinto e iniziò a frequentare il dirigente anche al fuori dell’ambiente lavorativo. 

Sergio Pugliese, questo il nome del direttore di Radio Rai, durante una gita in barca, perse gli occhiali che furono ritrovati proprio da Albertone. Al quel punto vennero concesse due puntate di prova, che si trasformarono in quattro anni di successi.

Mario Pio, il personaggio probabilmente più popolare, altro non era che la parodia di Maria Pia Moretti, prima radiocronista italiana e conduttrice del  programma di successo “Notturno, confidenze al telefono“, molto noto negli anni 50. Gli ascoltatori, alle prese con problemi o delusioni in amore chiamavano per chiedere consiglio e conforto alla conduttrice. A rendere ancora più famoso il personaggio furono i testi, a cui collaborò Ettore Scola.

Altri personaggi noti di Sordi includevano “Il Compagnuccio della parrocchietta”, un giovane di Azione Cattolica petulante e antipatico, molto amato da Vittorio De Sica, tanto da proporre di portarlo al cinema nel 1951. Da qui nacque “Mamma mia che impressione”, primo film da protagonista di Sordi, che si rivelò essere un flop, forse perché troppo dialogato per l’epoca.

Altro personaggio molto amato era il nobile decaduto, Conte Claro, con il suo tormentone “Capisci l’importanza?”. Grazie alla popolarità dei suoi personaggi, Alberto Sordi ricevette la Maschera d’Argento nel 1949 e nel 1950, come miglior attore radiofonico. 

La carriera radiofonica di Sordi, almeno quella di un certo rilievo, vide la sua conclusione con “Il teatrino di Alberto Sordi“, un programma, in onda sul secondo programma, ricco di sketch che andò in onda per pochi mesi dal 6 maggio al 24 giugno, il martedì alle 21 nel 1952 e dal 17 luglio all’11 settembre nel 1953.

Albertone, già divo del cinema dopo i successi di alcune pellicole cult come “Il vigile”, “Un americano a Roma”. “I Vitelloni“, tornò in radio, alla fine degli anni sessante, per una breve parentesi nel programma di RadioDue “Gran Varietà” in cui furno riproposti personaggi come Mario Pio e il Conte Claro. Sul sito di RadioDue esistono dei podcast dove è possibile riascoltare degli spezzoni. 

Possiamo dire che senza la radio, forse non avremmo avuto uno dei più grandi attori di sempre, Alberto Sordi.

Scritto da Pio Russo
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