giovedì 21 Novembre 2024

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Century Radio, il calcio alla radio tra voci e ricordi

Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo

Benvenuti a “Century Radio”, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono.

Pio Russo racconta l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.

Century Radio, il calcio alla radio tra voci e ricordi

Vivo da sempre a Portici, particolare irrilevante per tutti, se non fosse che nella cittadina in provincia di Napoli, il 28 Gennaio del 1921, nacque Roberto Bortoluzzi. Per quelli della mia generazione, il giornalista rappresenta un punto di riferimento importante. Prima delle pay per view e del calcio spezzatino, figlio del business, nelle case italiane ci si riuniva intorno alla radio per ascoltare “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”.

Il 10 Gennaio del 1960, la storia della radio e del nostro paese cambia in maniera radicale, “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” comincia ad andare in onda da un’idea di Guglielmo Moretti, Roberto Bortoluzzi e Sergio Zavoli In particolare, Moretti, prese spunto da una trasmissione francese, Sports et Musique, dove venivano commentate, in diretta, le partite del campionato francese di Rugby.

È la voce di Roberto Bortoluzzi, però, a guidarci come conduttore e coordinatore degli inviati, dalla prima puntata e fino al 21 Giugno del 1987. La trasmissione vide, nel corso del tempo, diverse evoluzioni. Nei primi anni, per evitare un calo di pubblico negli stadi, le radiocronache coprivano solo i secondi tempi delle partite, mentre dal 1977, quando la Rai cominciò a versare un contributo alla Federcalcio venne consentito di trasmettere la cronaca dell’intero match e le interviste del dopo partita.

I primi tempi venivano mandati in onda nel corso della prima parte di “Domenica sport” su Radio 2, la linea poi veniva data a Roberto Bortoluzzi per Tutto il Calcio, con i secondi tempi e le interviste Nel 1981, la trasmissione venne irradiata anche sulla modulazione di frequenza in stereofonia su RaiStereoDue e RaiStereoUno. Una decisiva svolta, però, avvenne nel 1990 quando, su proposta di Mario Giobbe, le radiocronache vennero unificate in un’unica trasmissione in onda contemporaneamente su Radio 1, Radio 2 e IsoRadio, salvo, due anni dopo, decidere di passare soltanto su Radio 1 come avviene ancora oggi.

Alcune curiosità: fino alla stagione 1968-1969 non venivano trasmesse le ultime quattro giornate del campionato; la trasmissione iniziò in via sperimentale nel 1959, ma il debutto ufficiale avvenne alle 15.15 del 10 Gennaio 1960; cinque le partite commentate, nonostante altre fonti dicano tre: Milan-Juventus (il campo principale) con Nicolò Carosio, Bologna-Napoli con Piero Pasini, Fiorentina-Sampdoria con Amerigo Gomez, Roma-Vicenza con Enrico Ameri e Genoa-Spal con Nico Sapio; senza copertura televisiva, il format raggiunse anche i 25 milioni di ascoltatori.

Voci storiche e indimenticabili come quelle di Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Livio Forma, Alfredo Provenzali, Riccardo Cucchi e tanti altri riecheggiano ancora nei nostri ricordi. E appunto una delle voci più belle e longeve di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”, Riccardo Cucchi ha detto a proposito della trasmissione: «Avevo sei anni quando è nato “Tutto il calcio minuto per minuto” e quindi ricordo le voci e i nomi di quelle voci. A cominciare da Nicolò Carosio, il progenitore di tutti noi. Era affascinante per un bambino ascoltare quelle cronache che arrivavano da lontano, un pò gracchianti, a volte disturbate».

La settimana prossima, Riccardo Cucchi sarà nostro ospite per un’intervista a proposito di Tutto il Calcio e della radio. Il mio consiglio è quello di riascoltare le radiocronache di quei tempi, presenti sulle varie piattaforme. Sarà un piacevole viaggio nel tempo quando il calcio era uno sport e non una questione di soldi.

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Pio Russo

Radiofonico a 360 gradi e 24 ore su 24, nel senso che, quando non sono in onda, l'ascolto anche quando dormo. Parlo, scrivo e mangio... sempre in FM!