Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo
Benvenuti a “Century Radio”, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono.
Pio Russo racconta l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.
Century Radio: il Capodanno alla radio
Come accaduto per il Natale, è nostro dovere raccontare anche il Capodanno alla radio. Siamo ormai giunti alla fine di questo 2024, che ha celebrato i cento anni del nostro mezzo di comunicazione preferito, e ci accingiamo ad entrare, con rinnovata RADIOsa speranza, nel 2025.
Se oggi, è prassi, festeggiare il nuovo anno in grande stile, non sempre è stato così, ma procediamo con ordine: da diversi anni, ormai, radio e televisioni non si fermano alla mezzanotte del primo gennaio, ma si comincia nella prima serata del trentuno con spettacoli e concertoni che ci tengono compagnia nelle piazze di tutta Italia, ma soprattutto sulle reti ammiraglie, radiofoniche e televisive, di Rai, Mediaset ed alcune emittenti locali.
“L’anno che verrà” , che vedrà in conduzione Marco Liorni dopo diverse edizioni condotte da Amadeus, sarà trasmesso in contemporanea da Rai 1 e Rai Radio 1, così come le Radio Mediaset si uniranno a Canale 5 per il “Capodanno in Musica” . Senza dimenticare RTL e Radio Deejay presenti su altri palchi per dare il benvenuto al nuovo anno.
Il primo Capodanno radiofonico di cui abbiamo traccia, è però particolare: si tratta della radiocronaca della partita amichevole Italia – Germania 3-1, giocata allo stadio Littoriale di Bologna, raccontata dalla voce di Niccolò Carosio.
«Disposti accettare la sua offerta, preghiamoLa confermare telegrafo sua venuta primo maggio Torino, rimborso lire 250 totali. Cordialità». Questo il testo del telegramma che invitava Carosio al colloquio con l’azienda che poi sarebbe diventata la sua casa. Il giovane giornalista simulò la radiocronaca di un Juventus – Bologna, dal risultato finale di 5-5, e fu assunto.
Alle ore 14 del primo gennaio 1933, una delle voci storiche della radiofonia italiana, iniziò, con queste parole, la sua carriera: «Amici sportivi qui è Nicolò Carosio che vi parla dallo Stadio Littoriale di Bologna…»
Se il primo capodanno in televisione risale al 1954, con il “Veglione di Capodanno”, condotto in Eurovisione da Mike Bongiorno, per quelli radiofonici dobbiamo fare un salto agli anni 80.
Un episodio molto divertente e curioso, è quello che fu definito come Il Capodanno Tarocco, e vede protagonisti i mattatori della prima Radio Deejay. Gerry Scotti, Linus e tanti altri finsero di essere in diretta la notte capodanno, mentre erano altrove. L’episodio, raccontato in occasione dei quarant’anni dell’emittente di Via Massena, fu ricordato con molte risate dai protagonisti. Purtroppo non si trovano più spezzoni di quella notte, ma in particolare Gerry Scotti fu molto simpatico nel fingersi un’ascoltatrice stalker della radio.
Sempre a Radio Deejay, c’è un capodanno entrato nella leggenda la notte tra il 31 dicembre 1987 e il primo gennaio 1988, è Jovanotti a fare la storia, restando incollato ai microfoni, in diretta, per ben otto ore consecutive. Il capodanno 1989, segna una svolta con Radio Deejay e Italia Uno insieme. Mattatori, Linus, Fiorello, Amadeus e Leonardo Pieraccioni Nel 1992, è ancora Jovanotti ad essere protagonista con il Deejay Time in onda nella notte più lunga dell’anno.
Questo è un anno davvero molto particolare. Infatti, nella notte del 29 dicembre 1992 gli studi di Via Massena vennero incendiati. La reale causa resta ancora un mistero, si parlò di un tentativo di estorsione. In quel momento era in onda Mila, all’improvviso il silenzio, ascoltatori disorientati, fino alle 13 quando Linus, spiegò, con un punta di ironia, quanto accaduto.
radio milanese) di via Cicco Simonetta. Da lì venne trasmessa anche la prima edizione di Radiothon (evento di cui ci occuperemo in seguito).
I danni furono quantificati in un miliardo e mezzo di lire di danni. Claudio Cecchetto reagì a questo atto intimidatorio mandando un fax a tutti i suoi collaboratori: “hanno tentato di farci del male, noi rispondiamo facendo del bene”. Il messaggio fu l’anticamera, appunto, di Radiothon.
Tornando al Capodanno del 1992, nelle registrazioni, presenti anche su YouTube, In sottofondo, soprattutto nei talk di Jovanotti e nelle telefonate degli ascoltatori, si sente un rumore fastidioso dovuto alle conseguenze del devastante incendio I vari capodanno di Radio Deejay restano memorabili, non solo quelli radiofonici, ma anche quelli successivi dal Forum di Assago e continuano ad animare la notte che ci porta al nuovo anno.
Pio Russo
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