Century Radio: le gaffe più famose, tra risate e momenti iconici

Century Radio

Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo

Benvenuti a Century Radio, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono. Oggi parliamo delle le gaffe radiofoniche più famose.

Pio Russo racconta l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.

Century Radio: le gaffe più famose, tra risate e momenti iconici

La radio, con la sua immediatezza e spontaneità, ha regalato momenti indimenticabili, tra papere e gaffe che hanno fatto la storia dell’intrattenimento. Io stesso non ne sono stato immune tra microfoni lasciati aperti, starnuti, strafalcioni e ilarità. In cento, anzi oramai centouno, anni di radio le papere sono state tante, ne abbiamo scelte alcune:

  • Mike Bongiorno e la “Signora Longari”

Anche se spesso attribuita a una trasmissione TV, questa gaffe circolava già nelle sue esperienze radiofoniche. La famosa frase “Ahi ahi ahi, signora Longari, mi è caduta sull’uccello!” nacque da un lapsus mentre parlava di una risposta sbagliata su un volatile. È diventata leggendaria perché se n’è sempre messa in dubbio la veridicità, ma non importa. Resta sempre nella mitologia dell’etere.

  • Il microfono aperto di Corrado

Durante una trasmissione radiofonica, Corrado, maestro dell’ironia, si dimenticò di spegnere il microfono e fu colto a commentare sarcasticamente una performance in diretta. Gli ascoltatori, divertiti, trasformarono l’episodio in uno dei suoi momenti più iconici. Ne esiste un’altra, relativa a un’opera trasmessa in diretta che racconta lo stesso Corrado in “Cari amici vicini e lontani”, trasmissione andata in onda nel 1984, per i sessant’anni della radio e ripresa da Renzo Arbore in alcuni spezzoni in onda su Rai 3 in queste settimane.

  • Arbore e Boncompagni in Alto Gradimento.

Renzo Arbore e Gianni Boncompagni erano i re delle gaffe “volontarie”. In una puntata, Arbore si confuse completamente con i nomi degli ospiti, inventandoli sul momento. Boncompagni, sorpreso, cercò di rimediare, ma il tutto divenne un siparietto esilarante.

  • La telefonata surreale in Chiamate Roma 3131

Una signora chiamò per lamentarsi del “rumore” delle trasmissioni, per poi scoprire che il problema era causato dalla sua stessa radio. I conduttori gestirono la situazione con ironia, trasformando l’errore in un momento epico.

  • Le radiocronache di “Tutto il calcio minuto per minuto”

Durante una partita, un radiocronista (probabilmente Enrico Ameri) perse il segnale e iniziò a descrivere un’azione immaginaria. Al ritorno del collegamento, la partita era già finita. Il pubblico oscillava tra il divertito e il confuso.

  • Lo scivolone del DJ “distratto”

In una stazione regionale, un DJ dimenticò di spegnere il microfono durante una pausa musicale e iniziò a cantare stonando terribilmente. Gli ascoltatori, invece di cambiare frequenza, rimasero incollati per ascoltare lo show involontario.

Le gaffe in radio ci ricordano che, dietro al microfono, ci sono esseri umani capaci di trasformare ogni errore in puro intrattenimento e ne sono davvero tantissime, ma abbiamo raccontato quelle più clamorose. Senza di loro, non ci sarebbe “il bello della diretta”.

Scritto da Pio Russo
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