venerdì 22 Novembre 2024

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Chi sarà alla guida del Festival di Sanremo 2020? Identikit del nuovo conduttore

Chi sarà a conduttore la nuova edizione del Festival

Possiamo dire che Sanremo 2019 è appena stato archiviato ma che in Rai già si pensa a quello che sarà il Festival di Sanremo 2020, un’edizione non comune visto e considerato che sarà la numero 70 e che, dunque, segnerà un traguardo importante per la storica kermesse canora ligure.

Ma dopo due edizioni condotte da Claudio Baglioni che hanno registrato un grandissimo successo televisivo (musicalmente il discorso può essere valutato in modo diverso e non sempre in modo del tutto oggettivo) chi sarà il nuovo conduttore della kermesse? Per questo abbiamo deciso di fornire qualche elemento per riflettere sulle possibili carte nel mazzo della Rai che nei prossimi mesi dovrà prendere una decisione importante. Vagliamo, dunque, tutte queste carte:

CARLO CONTI

E’, non solo, l’uomo punta di mamma Rai ormai da diversi anni ma è anche l’ultima garanzia che l’azienda ha riguardo al Festival di Sanremo per ordine temporale. Le edizioni del 2015-6-7 sono stati, televisivamente, dei successi importanti. Con lui non si rischia: rispetto della tradizione e poche (anzi nessuna) polemica pericolosa. L’unico problema? Lui non sembra del tutto interessato a metterci nuovamente la faccia. Se spinto accetterebbe, probabilmente, la direzione artistica ma per la conduzione direbbe “passo”.

AMADEUS

Se uno passa l’altro, invece, è pronto ad accettare ad occhi chiusi. O quasi. Amadeus è l’uomo in grande spolvero su cui Rai Uno sta puntando significativamente da qualche tempo. Superata anche la difficile prova del sabato sera con Ora o mai più, in cui ha avuto il suo bel da fare, avrebbe dimostrato tutto il suo valore anche per uno show serale. Certo, il Festival è un’altra cosa ma contornato dalle giuste personalità potrebbe farcela anche se il suo nome rimane un rischio già solo per il fatto che si tratterebbe della prima esperienza davvero importante. Ma con Carlo Conti pronto a fargli da direttore artistico… Parrebbe questa l’ipotesi più facilmente realizzabile (l’ha confermato anche Fiorello) per un’edizione tranquilla e, soprattutto, “made in Rai”.

CLAUDIO BAGLIONI

A Baglioni non si può di certo imputare nulla visti gli ascolti stellari delle ultime sue edizioni che, però, sono stati in discesa facendo temere una terza “puntata”. Per di più la direttrice di Rai Uno, Teresa de Santis, si sa, non ha amato particolarmente l’eredità di Baglioni all’Ariston che si è ritrovata per il 2019. Il cantante è stato inizialmente titubante sul ripetere l’esperienza ma negli ultimi giorni ha incontrato l’AD Rai, Salini, ed è possibile che abbia sciolto la riserva per Sanremo 2020. Nel suo interesse, è innegabile, ci sarebbe il ripetere l’esperienza alla guida del Festival: la sua carriera non viveva momento migliore da anni e malgrado ci sia un disco in sospeso di certo gli conviene concentrarsi su altro: i suoi capolavori sono stati tutti già scritti, difficile ne arrivino altri. Fin che la barca va lasciala andare, Baglioni…

PIPPO BAUDO

S’è parlato del Festival di Sanremo del 2020 come un’edizione “corale” in cui tutta la Rai si dichiari pronta a rendere omaggio alla storica kermesse canora ligure che risulta essere il prodotto di punta dell’intera azienda oltre che la manifestazione più duratura della televisione italiana. Chi meglio di Pippo Baudo potrebbe rappresentare il fulcro di questa coralità? D’altronde il conduttore siciliano di Festival ne ha condotto ben 13 edizioni portandolo ai massimi fasti sia musicali che televisivi. Riaverlo davvero sul palco dell’Ariston e soprattutto impegnato attivamente nella direzione artistica del Festival vorrebbe dire celebrare davvero la storia della kermesse ma viene da chiedersi se sia davvero questo quello che la Rai vuole. D’altronde il grande Baudo ha una certa età e non è detto che sia rimasto quello di un tempo…

FABIO FAZIO

E’ l’uomo Rai più in bilico che ci sia. Il suo Che tempo che fa provoca continui mal di pancia non solo alla dirigenza aziendale ma anche agli ambienti politici. Si parla di una sua possibile migrazione su altri lidi e di un drastico abbattimento dei costi ma il conduttore ligure ha dalla sua un contratto che parla chiaro e che alla Rai non conviene per niente sciogliere. E se per uscire dal nodo gli si offrisse un grande ritorno sul palco dell’Ariston? In cambio, magari, si potrebbe risolvere qualche spinosa questione ma siamo davvero sicuri che gli ambienti politicizzati del governo e della Rai siano disposti a concedere tanto? Temo che per Fazio questo non sia l’anno buono.

ANTONELLA CLERICI

Antonellina ha fatto un passo indietro nell’ultima stagione televisiva rinunciando spontaneamente al suo spazio quotidiano a La prova del cuoco ed optando soltanto per impegni in prima serata che, però, sono andati così così. La Clerici ha già dichiarato che Portobello non si rifarà e, dunque, per la nuova annata al momento ha uno spazio libero nella sua programmazione televisiva. La sua edizione del 2010 garantì alla Rai ascolti più che soddisfacenti e anche musicalmente non andò affatto male. Con lei la direzione artistica andrebbe a toccare a qualcun’altro (magari Mazzi) e si tornerebbe a strascichi e lustrini. Antonella a condurre il Festival tornerebbe volentieri ma non da sola. E se fosse la compagna di Amadeus con l’amico Carlo Conti dietro le quinte? Più aziendale di così…

PAOLO BONOLIS

Prima dell’arrivo di Claudio Baglioni in Riviera era uno dei candidati maggiori per tornare alla guida del Festival dopo degli ottimi episodi nel 2005 e nel 2009. Sfumato il suo ritorno a Sanremo per due anni ora Bonolis sembra aver definitivamente rinunciato all’idea di tornare alla guida del Festival e non solo per questioni logistiche che non lo soddisfano a riguardo delle potenzialità del Teatro Ariston. Il conduttore romano ha risposto chiaramente alla domanda di recente: “Non c’ è più un mercato discografico. Si pensa solo ai brani che possono andare in radio. Insomma, non dico che non vada bene: dico che non mi interessa”.

MARIA DE FILIPPI

Per molti il suo nome in solitaria per il Festival di Sanremo rappresenta il vero diavolo mentre, per altri, sarebbe la vera acqua benedetta. Maria, in qualche modo, al Festival ha messo il suo zampino nel 2009 e, soprattutto, nel 2017 ma di un’edizione tutta sua non ne ha mai voluto sapere nulla e, in realtà, nessuno gliel’ha mai proposta. Rimarrà probabilmente pura utopia ma per la regina in assoluto degli ascolti della TV generalista sarebbe l’ultima vera sfida da vincere per una carriera stellare.

ALESSANDRO CATTELAN

E’ il nuovo che avanza già da diversi anni ma con la sua dimensione relegata a Sky non ha ancora avuto modo di confrontarsi con un pubblico largo e variegato come quello di Rai Uno. Affidargli Sanremo, diciamocelo, sarebbe una pazzia vista la sua nulla esperienza in un format come il Festival e in una platea talmente tanto ampia e diversa dalla sua. Il suo linguaggio giovanile e snello, però, potrebbe essere l’ideale per svecchiare del tutto una kermesse che ha bisogno di rimanere al passo con i tempi non solo musicalmente ma anche e soprattutto televisivamente. L’edizione numero 70, però, non punta ad essere rivoluzionaria bensì vuole tornare a rappresentare tradizione e celebrazione del glorioso passato.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.