“Ci vuole un attimo” di Aleandro Baldi: te la ricordi questa?

Aleandro Baldi Ci vuole un attimo

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Ci vuole un attimo” di Aleandro Baldi

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1992 con “Ci vuole un attimo” di Aleandro Baldi.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Ci vuole un attimo” di Aleandro Baldi

Siamo nel 1992: Aleandro Baldi è fresco vincitore della categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo, insieme a Francesca Alotta, sulle note dell’intramontabile “Non amarmi”. Poco dopo esce il suo terzo album, intitolato “Il sole”. Seconda traccia del disco è “Ci vuole un attimo“, una vera e propria carezza che racconta in modo straordinario uno dei temi più affrontati e saccheggiati dal mondo della canzone: la fine di una storia d’amore.

Una ballata struggente, malinconica, ma anche profondamente vera, in cui ogni parola si fa carezza e ferita allo stesso tempo. Scritta insieme a Giancarlo Bigazzi, autore sensibile e geniale, la canzone ha la delicatezza delle grandi confessioni sussurrate tra due amanti alla fine di un lungo viaggio. C’è un letto “troppo grande per questo poco amore”, una stanza che sembra echeggiare silenzi invece di parole, e due persone che si sono perse mentre ancora si tengono per mano.

“Ci vuole un attimo” non è solo una resa, ma è anche un’implorazione, una speranza ostinata: “Sorridimi, ora sorridimi”, ed è così che basta un piede che sfiora un altro, un cenno, una scintilla per provare rimettere insieme due nuvole, due angoli, due anime che si sono allontanate, nel segno di ciò che è stato e di quello potrebbe ancora essere.

Il testo di “Ci vuole un attimo” di Aleandro Baldi

È un letto troppo grande per questo poco amore
noi due che andiamo a fondo in un televisore
eppure fino a ieri parlavamo
e tutti i miei pensieri li nascondevi
con la tua mano ed io, dentro gli occhi tuoi
mi sentivo un angelo ma poi
ci vuole un attimo per perdersi
e non trovarsi piu’ per secoli
sentirsi inutili come fiammiferi,
in questo fuoco che ti brucia l’anima
e non si spegne sai lasciandosi
se adesso te ne vai io senza te
saro’ invivibile
come una rondine in un’America di solitudine
e con un altro tu saresti mia
perche’ l’amore e’ difficile
come un miracolo e per riperderlo ci vuole un attimo
e’ dopo la tempesta che sorge fuori il sole
e se qualcosa resta e’ il succo dell’amore
allora basta un piede che sfiora un piede li e
ci vuole un attimo per perdersi
e non trovarsi piu’ per secoli
come due angoli, come due nuvole, come due alberi,
due latitudini
ci vuole un attimo per perdersi
e fare cenere e fare Cernobyl
di questo amore che ci fa resistere
ci fa morire e poi ci fa rivivere
ma basta un attimo per crederci
come due aquile difendersi
finche’ l’amore sia l’irragiungibile
un nido fra i ghiacciai
e tu, tu rinascerai amandoli,
ed io rinascero’ dentro te
saremo liberi, quasi invisibili
pero’ sorridimi, ora sorridimi
ci vuole un attimo, un attimo
un attimo, un attimo, pero’ sorridimi
sorridimi, ora sorridimi sorridimi
ma ricordiamoci che per riperdersi ci vuole un attimo

Scritto da Nico Donvito
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