venerdì 22 Novembre 2024

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Claudio Baglioni: guida all’ascolto di “In questa storia che è la mia”, istruzioni per l’uso

Disponibile da venerdì 4 dicembre il nuovo album del cantautore romano, scopriamo insieme i dettagli

Quattordici brani, un ouverture, quattro interludi e un finale, questo e molto altro ancora è “In questa storia, che è la mia”, il sedicesimo album in studio di Claudio Baglioni, anticipato dai singoli Gli anni più bellieIo non sono lì. A sette anni di distanza dal precedente lavoro “ConVoi”, il cantautore torna con il suo nuovo progetto di inediti, celebrando così cinquant’anni di grandi successi.

Un invito a rivivere la propria storia, a rileggerla ad alta voce, a risfogliare le pagine del proprio vissuto, collocandole nel nostro quotidiano. Un concetto del tempo che l’artista aveva già sviscerato con la trilogia anni ’90 composta da Oltre, Io sono qui e Viaggiatore sulla coda del tempo. In questo lavoro, invece, mescola i tre elementi, amalgamando in un unico tessuto narrativo: passato, presente e futuro.

Un concept sull’amore in cui si possono riconoscere richiami ad opere precedenti, sia per quanto concerne le tematiche, ma anche e soprattutto per alcune melodie introduttive ricorrenti. Un album realizzato “alla vecchia maniera”, con sonorità analogiche e un filo conduttore che unisce le tracce rendendole inseparabili, operazione a dir poco vintage nell’epoca delle playlist e delle piattaforme digitali.

“In questa storia, che è la mia”, dunque, è un disco da ascoltare dalla prima all’ultima nota, senza skippare contenuti e dettagli che fanno parte di un affresco compatto, omogeneo, ben curato. Un lavoro articolato, ma non complesso, facile e piacevole da fruire, un viaggio appassionato e appassionante, in cui ciascuno di noi può ritrovare una sua chiave e una sua serratura.

In questa storia che è la mia | Tracklist

capostoria
altrove e qui
1. non so com’è cominciata
gli anni più belli
quello che sarà di noi
in un mondo nuovo
2. al pianoforte ogni giorno
come ti dirò
uno e due
mentre il fiume va
3. e firmo in fede un contratto
pioggia blu
mal d’amore
reo confesso
4. adesso è strano pensare
io non sono lì
lei lei lei lei
dodici note
uomo di varie età
finestoria

«Vorrei che queste canzoni non avessero vita propria – dichiara l’artista nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto – ciò che mi piacerebbe è che questo album venisse ascoltato dall’inizio alla fine, per seguirne l’evoluzione e comprenderne la drammaturgia, proprio per questo motivo ho dedicato parecchia attenzione all’ordine della scaletta, che assume un ruolo centrale nell’intero racconto».

“In questa storia, che è la mia” è un album che contiene la firma di Claudio Baglioni, non soltanto tra i crediti o in copertina, bensì in ogni singolo secondo dell’ascolto. La riconoscibilità delle parole e delle linee melodiche fanno di questo disco un piccolo manuale di sopravvivenza musicale nell’era digitale, un monito per riscoprire la bellezza, il piacere e il retrogusto un po’ vintage delle cose autentiche.

Claudio Baglioni

© foto di Alessandro Dobici

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.