martedì 22 Ottobre 2024

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Claudym: “Io, la musica, l’istintività e la razionalità” – INTERVISTA

A tu per tu con la giovane artista milanese, in uscita con il suo EP d’esordio intitolato “Un-Popular

A un anno di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Claudia Maccechini, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Claudym. Si intitola “Un-Popular“ l’EP che segna il suo debutto discografico, disponibile per Island Records a partire dal 6 maggio. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Claudia, bentrovata. Partiamo da “Un-Popular”, come si è svolto il processo creativo di questo progetto e cosa rappresenta per te questo biglietto da visita discografico?

«Diciamo che è stato scritto in un momento un po’ particolare di crisi, i pezzi sono usciti fuori in un modo abbastanza random. In un secondo momento, mettendoli insieme, ho trovato una connessione, partendo da una sorta di sfogo fino ad arrivare all’ultimo brano “Apatia” che, nonostante il titolo, rappresenta per me una sorta di liberazione».

Quali skills pensi di aver acquisito e maturato durante la lavorazione di questo disco? 

«Sicuramente nella condivisione della musica, perché in passato l’affrontavo in solitudine, scrivendo a sola. M sono aperto ad un nuovo metodo di scrittura, lavorando con altri autori e musicisti. Con questo progetto ho imparato l’importanza del confronto».

Come confluiscono in questo EP la parte più istintiva e quella più razionale?

«50 e 50, in molte cose sono istintiva, mi piace osare in studio e cercare nuovi stimoli. Superata la parte motiva della scrittura, subentra un approccio più ragionato e un tentativo di collegare le influenze musicali, i diversi stili che confluiscono in questo lavoro».

Per concludere, qual è la lezione più importante che senti di aver appreso dalla musica fino ad oggi?

«Sicuramente la ricerca a livello sonoro, ma anche le tematiche e i punti toccati che trovo interessanti e che riguardano un po’ tutti. Spero ci sia un approccio empatico da parte di chi ascolterà “Un-Popular”».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.