lunedì 7 Ottobre 2024

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“Immaginario”, nuove intuizioni e contaminazioni per Colapesce & Mace – RECENSIONE

Disponibile in radio e negli store digitali da venerdì 27 settembre, il nuovo singolo del cantautore siciliano

Mace produce e Colapesce canta, manca solo l’orchestra diretta dal Maestro Beppe Vessicchio e poi siamo a Sanremo, ipotesi non del tutto da escludersi nel prossimo futuro. Sì perché chi conosce attentamente la discografia di Lorenzo Urciullo avrà trovato in Immaginario qualcosa di diverso, la sua proposta più commerciale di sempre, il che è positivo. Capisco che il mainstream venga considerato dagli “irriducibili della nicchia” come il peccato originale, ma se i risultati sono comunque di qualità, proprio come in questo caso, non vedo onestamente quale sia il problema.

Tutti i veri artisti sono sempre riusciti a coniugare il proprio gusto con il contesto che li circondava, da Lucio Battisti a Renato Zero, da Lucio Dalla a Franco Battiato. Il pubblico non deve essere abituato o assecondato, bensì sorpreso con effetti speciali, pur mantenendo la propria impronta. Per ogni nuovo pezzo che esce ci saranno sempre persone che vengono conquistate ed altre che si professeranno deluse dal tipo di scelta, che poi l’arte è l’antitesi della razionalità e delle decisioni prese a tavolino. Ottima la produzione di Mace, già al lavoro con Salmo e Fabri Fibra, che riesce a donare al pezzo il tiro giusto, quel pop-funk di respiro internazionale che trova la giusta collocazione tra le mani del cantautore siciliano, una delle firme più ispirate del nostro firmamento musicale.

In tal senso, Colapesce si dimostra ancora una volta l’ispirato artista degno di calcare palcoscenici sempre importanti, per arrivare alle orecchie di platee più numerose. “Immaginario” è solo la tappa di un percorso che parte da molto lontano, dagli esordi con gli Albanopower alle ultime canzoni scritte con Dimartino per Levante (qui la nostra recente intervista). In un’epoca in cui si rischia poco e si seguono ciclicamente le mode, rompere gli schemi resta l’unico lusso che può concedersi un vero artista.

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Immaginario | Video

Immaginario | Testo

Ho una lista infinita
di cose che dovrei fare
cominciare in palestra
cambiare cuscino
comprare del sale
ma anche oggi ho deciso
di fare come mi pare
lancio monete nelle campane
faccio un passo indietro
e non ci penso più
la stagione delle emozioni
è dura ma mi tiro su
questa nostalgia canaglia
che mi tiene per la gola
scannerizzo le giornate
e quello che potevo fare
siamo esseri imperfetti
quando abbiamo non vogliamo
e poi ci troviamo soli
con l’amore immaginario
l’amore immaginario
con l’amore immaginario
che non delude mai

C’è una lista infinita
di cose che non so fare
cucinare, ballare, chiamare
mia madre se sono felice
anche oggi ho deciso
di fare come mi pare
e non è un bene però conviene
faccio un passo avanti
e non ci penso più
mi prenoto un viaggio
per venire dove sei rimasta tu
questa nostalgia canaglia
che mi tiene per la gola
penso dettagliatamente
cosa di poteva fare
siamo esseri imperfetti
quando abbiamo non vogliamo
e poi ci troviamo soli
con l’amore immaginario
l’amore immaginario
con l’amore immaginario
che non delude mai

Con l’amore immaginario
l’amore immaginario
con l’amore immaginario
che non delude mai

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.