Recensione del nuovo brano sanremese del gruppo
“Combat pop” è il brano che dal Festival di Sanremo 2021 apre le porte al nuovo progetto discografico per Lo Stato Sociale. Il nuovo album si intitola “Attentato alla musica italiana” (qui il link per tutti i dettagli sul disco) e promette simpatia e ironia, come del resto ormai ci ha abituato la band da sempre.
Gli ingredienti ci sono tutti e lo abbiamo visto sul palco dell’ Ariston: divertirsi per divertire è il concetto. Lo stile sembra un rock’n roll ed è un manifesto a tutto ciò che non ha senso, all’eccesso di stile, alle categorie aristoteliche e ai canoni che diventano preconcetti e limiti umani.
La sensazione è che in questo caso specifico non ci siano diversi elementi da valutare singolarmente, ma tutti sono una fetta della torta. Per essere chiari: il testo è simpatico, leggero e divertente, la musica ci riporta subito al mondo dei “Baseballs” ma con personalità, la performance live e il videoclip sono l’altra faccia della medaglia che rende tutto accessibile. Il limite è che se manca solo uno di questi elementi il risultato non è entusiasmante allo stesso modo. Non manca niente ma sembra che questa volta più di altre Lo Stato Sociale abbia messo su un cabaret di elementi per esprimere al meglio il concetto del loro brano. Musica, intrattenimento, simpatia, interscambiabilità, videoclip sono tutte conditio sine qua non.
In fondo “nella vita si può anche dire di no, alle canzoni d’amore, alle lezioni di stile, alle hit del mese, alle buone maniere” e allora via con il mood villaggio Valtour: la band si trasforma in un gruppo di animatori, facendoci dimenticare che c’è anche una canzone da ascoltare.
Questo è il motivo per cui il brano è passato un po’ inosservato e sembra che da Sanremo alle radio il passaggio non sia stato dei più immediati. Si fatica ad identificare quale voglia essere il loro obiettivo, ci si chiede di tanto in tanto durante l’ascolto “perché esattamente?”. E non perché bisogna sempre essere impegnati, seri e severi, ma perché a volte voler divertire non può essere l’unica motivazione a uscire con un brano nuovo.
In questa “Combat pop” c’è tutto ma manca il mordente a cui Lo Stato Sociale ci ha ben abituati negli ultimi anni. In più la scelta di essere tutti intercambiabili e non avere un’identificabilità da band classica in cui il front man è il cantante e i musicisti sono i musicisti sta diventando fuorviante, in una giostra musicale troppo veloce ai giorni d’oggi per non pensare ogni tanto che si tratti di una nuova band con la partecipazione straordinaria di Lodo.
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Combat pop | Testo
Genere ragazzi, genere
E questo è combat pop
O era Combat Rock? (Boh)
Erano i Clash, lo so
Ma che stile
Metti il vestito buono
Sorrisi e strette di mano
Che non è niente male
Questo funerale
Credevi fosse amore
E invece era un coglione
E sbaglia anche il migliore
Ma con stile
Questo è combat pop, mica rock’n’roll
Nella vita si può anche dire di no
Alle canzoni d’amore, alle lezioni di stile
Alle hit del mese, alle buone maniere
Ma, ma che senso ha volere sempre troppo?
Pagare tutto il doppio, godere la metà?
Ma che senso ha vestirsi da rockstar?
Fare canzoni pop per vendere pubblicità?
Solo per oggi tre canzoni al prezzo di tre
Ma che senso ha?
Che bravo cantautore
E tutto questo dolore
Bella ‘sta canzone
Ma che sfiga
Il tatuaggio sul collo
Ce l’ha anche mio nonno
E le elezioni di maggio
Le vince il solito gonzo
Questo è combat pop, mica rock’n’roll
Nella vita si può anche dire di no
Alle canzoni d’amore, alle lezioni di stile
Alle hit del mese, alle buone maniere
Ma, ma che senso ha volere sempre troppo?
Pagare tutto il doppio, godere la metà?
Ma che senso ha vestirsi da rockstar?
Fare canzoni pop per vendere pubblicità?
Non c’è più il punk per dire quanto sei fuori
Il rock per litigare con i tuoi genitori
La canzone impegnata, sì, ma niente di serio
Ormai solo Amadeus ha un profilo di coppia
A canzoni non si fanno rivoluzioni
Ma nemmeno un venerdì di protesta
La moda passa, lo stile resta
“Fidati, l’ha detto una stilista, eh”
Ma, ma che senso ha volere sempre troppo?
Pagare tutto il doppio, godere la metà?
Ma che senso ha vestirsi da rockstar?
Fare canzoni pop per vendere pubblicità?
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