venerdì, Marzo 29, 2024

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“Combattente” è il disco della Fiorella Mannoia interprete d’oggi – RECENSIONE

Recensione del nuovo album d’inediti

Fiorella Mannoia si è presentata sul palco del Festival di Sanremo 29 anni dopo la sua ultima partecipazione in gara per cantare la vita, la sua bellezza e la sua perfezione malgrado le difficoltà di tutti i giorni. Lo ha fatto da regina, da artista di classe e di eleganza da anni riconosciuta indiscutibilmente come una delle più grandi interpreti della nostra storia musicale. La sua nuova partecipazione al Festival, la quinta in carriera, ha portato con sé anche la nuova edizione del suo ultimo album, Combattente, uscito lo scorso autunno a cui è stata aggiunta, ovviamente, la canzone sanremese, la cover eseguita al Festival e le esecuzioni live di tutti i brani portati al Festival da Fiorella oltre ad un versione de “La Cura” di Franco Battiato.

Il disco non poteva non aprirsi che con Che sia benedetta, la ballad firmata da Amara e Salvatore Mineo che Fiorella interpreta con forte carica emotiva in un lento crescendo orchestrale partendo a raccontare gli errori che si vivono nella vita per poi esaltarne la perfezione in un suggestivo inciso che si apre melodicamente lentamente. Amara scrive uno dei più bei brani degli ultimi anni nobilitato da una grande interpretazione che sostiene i versi uscendo alla scoperta nel bridge finale che rappresenta il vero punto di svolta recitando con enfasi “a chi lotta da sempre e sopporta il dolore, qui nessuno è diverso, nessuno è migliore”.

Il racconto di tutto l’album si snoda poi attraverso il racconto della vita a partire dalla title track Combattente che incita a lottare per ottenere i propri risultati contro tutto e tutti, segreto che custodisce tutto “il senso della mia vita”.

Nel corso del disco Fiorella si affida poi a grandi autori che le cuciono addosso parole importanti a cui la rossa interprete romana dona un peso specifico proprio sposando dei suoni attuali ed immediati. Cheope e Federica Abbate oltre alla title track firmano anche Nessuna conseguenza, che ha funto da secondo singolo lo scorso inverno per raccontare con fermezza la forza delle donne capaci di condannare l’amore ossessivo e violento, e L’abitudine che ho, che su di una orchestrazione ad archi continua ad invitare a vivere la vita appieno in modo attivo e partecipe.

Immancabile ovviamente la firma di Ivano Fossati che nella carriera della Mannoia ha costituito un punto focale dal punto di vista autorale: per questo nuovo album firma la musica di La terra da lontano il cui testo viene completato dall’interprete romana. Epilogo perfetto di questo album dai toni pop ma dai temi importanti questa è una lentissima ballad tutta costruita sugli archi dell’orchestra che dispiegano lentamente una melodia fiabesca.

C’è poi il nuovo incontro autorale con Fabrizio Moro che per la rossa interprete romana da il meglio di se e scrive una battiatesca I pensieri di Zo, un piccolo gioiello cantautorale che sul dispiegarsi delle note di un pianoforte racconta il lento svolgersi della vita della protagonista Zo continuamente in cammino verso una meta sconosciuta, e una più incidente I miei passi, anche questa con il focus sul tema della vita vista come un continuo cammino condito con suoni più contemporanei grazie a qualche synth e doppia voce.

Inedito è anche l’incontro con Giuliano Sangiorgi che regala alla Mannoia L’ultimo Babbo Natale, brano condito dai suoni tipici del vocalist dei Negramaro che riflette sul potere delle parole definendole “tutto quello che ci muove” mentre sintetizzatori e tastiere si sbizzarriscono insieme alla batteria rendendo estremamente contemporanea un’interprete classica come Fiorella.

Non potevano mancare poi Bungaro e Cesare Chiodo che rinnovano il loro connubio con Fiorella Mannoia firmando insieme a lei Siamo ancora qui, che mantiene aperte le sonorità moderne raccontando l’amore in una chiave pop-rock enfatizzando la scia della passata “Le parole perdute”, Anima di neve, che si fa più delicata e più tradizionalmente “mannoiana” nella sua chiave interpretativa, Ogni domenica con te, che fa tornare l’interprete ai ricordi della sua infanzia quando la domenica la passava con la madre scomparsa pochi mesi fa, e l’apripista del progetto Perfetti sconosciuti, che ha funto da colonna sonora del omonimo film di Paolo Genovese giocando sui sali e scendi melodici.

Nel secondo disco contenuto nell’edizione speciale spazio alle cover de Sempre e per sempre di Francesco De Gregori, che Fiorella ha interpretato nella serata delle cover al Festival scegliendo uno dei brani meno conosciuti ed incisivi del grande cantautore nostrano giocando sempre però in attacco per quanto riguarda l’interpretazione grazie ad un arrangiamento minimalista ed intimo, e La cura di Franco Battiato eseguita live nell’ultima turnè pre-Festival con trasporto e quelle tinte vocali profonde che contraddistinguono la sua voce che non ha bisogno di grandi aperture per valorizzarsi.

Spazio poi alla carrellata dei successi sanremesi di Fiorella a partire dalla punk-rock Caffè nero bollente del 1981, con cui arrivò all’11° posto, fino all’ultima Le notti di maggio del 1988, capolavoro di Ivano Fossati che arrivò soltanto 10°, passando per le immancabili Come si cambia del 1984 e ovviamente il suo più grande successo Quello che le donne non dicono scrittole da Enrico Ruggeri nel 1987.

Un disco questo di Fiorella Mannoia che da una parte conferma la sua indiscutibile classe interpretativa, la sua grande capacità di dar peso alle parole che canta e la sua estrema attitudine al racconto attraverso la musica, e dall’altra parte la presenta capace di conquistare anche le ultime tendenze musicali pur senza snaturarsi ma semplicemente evolvendo la propria attitudine musicale. Un disco prezioso per i buonissimi testi che racchiude, per le grandi firme autorali che continuano ad impreziosire il curriculum di questa eterna voce della nostra musica.

MIGLIORI TRACCIA: Che sia benedetta – Combattente – I pensieri di Zo

VOTO COMPLESSIVO: 8.5/10

VIDEO RECENSIONE:

TRACKLIST: [autore testo – autore musica]

CD1:

  1. Che sia benedetta [Amara, Salvatore Mineo – Amara]
  2. Combattente [Cheope – Federica Abbate]
  3. Nessuna conseguenza [Cheope – Federica Abbate]
  4. Siamo ancora qui [Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare Chiodo]
  5. I pensieri di Zo [Fabrizio Moro – Fabrizio Moro, Roberto Cardelli]
  6. Anima di neve [Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare Chiodo]
  7. I miei passi [Fabrizio Moro – Fabrizio Moro, Roberto Cardelli]
  8. L’abitudine che ho [Cheope – Federica Abbate]
  9. Ogni domenica con te [Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare Chiodo]
  10. Perfetti sconosciuti [Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare Chiodo]
  11. L’ultimo Babbo Natale [Giuliano Sangiorgi]
  12. La terra da lontano [Fiorella Mannoia – Ivano Fossati]

CD2:

  1. Sempre e per sempre [Francesco De Gregori]
  2. Caffè nero bollente (live 2017) [Mimmo Cavallo, Rosario De Cola]
  3. Come si cambia (live 2017) [Maurizio Piccoli – Renato Pareti]
  4. Quello che le donne non dicono (live 2017) [Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone]
  5. Le notti di maggio (live 2017) [Ivano Fossati]
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.