martedì, Aprile 23, 2024

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“Comunque sia” è lo squarcio sull’amore vero nel pop di Antonino – RECENSIONE

Recensione del singolo del ritorno musicale del cantante

Comunque sia” è lo squarcio sull’amore vero nel pop di Antonino. Quando ho pensato ad un titolo per questa recensione, che ho tenuto nel cassetto a consolidarsi per qualche tempo, non ho avuto dubbi. Il nuovo singolo del fu vincitore di Amici 4, e poi protagonista di tante altre esperienze, è esattamente questo: non “uno” squarcio qualsiasi ma “lo” squarcio sull’amore vero. E lo è essenzialmente perchè racconta l’amore per quello che in realtà è da sempre ma che la musica con sempre maggiore difficoltà e aderenza alla realtà riesce a comunicarci ultimamente.

La narrativa del brano |

La scena è chiara: è notte e “tra gli alberi è il silenzio”. Protagonista assoluto del testo, scritto per l’occasione da due raffinati poeti dei nostri giorni come Giovanni Caccamo e Lorenzo Vizzini, è proprio l’amore. Un amore che aleggia “sopra le città, perso tra le vie che nessuno sa”. In questo paesaggio fatto di chiaroscuri, di una vita descritta come “una trincea” e di quella foschia romantica che richiama ‘Viandante sul mare di nebbia’ di Caspar David Friedrich, Antonino si trova a dar voce alla definizione di ciò che per tutti è stato, almeno una volta, l’amore.

Antonino

Il ritratto del sentimento che ne esce è quello che, alla fine del brano, si scopre essere “l’unica certezza” dell’esistenza di fronte anche a tutte le sfide e agli errori che la vita può riservare. In un climax crescente che abbandona la tipica struttura dello scrivere pop che alterna strofe e ritornelli, si giunge a sottolineare con grande enfasi che l’amore costituisce l’unico possibile porto sicuro anche di fronte alla circostanza in cui “non sai dove andare”.

Che cos’è dunque l’amore? Antonino ha scelto versi commoventi ed intensi per dare una propria personale risposta. Non ci sono vittorie o sguardi d’intesa a raccontare di serenità ed unione bensì il panorama di una notte fredda e l’evidenza che “in viso piove” (altra immagine non banale per evitare di citare le lacrime troppo prevedibilmente). Ecco che, su queste basi, l’amore diventa narrativamente “la forza di portarmi via […], il coraggio di dimenticare che il dolore torna e non si può evitare”. Amore come dono salvifico, dunque, come ancora di salvataggio in un mare in tempesta.

Il coraggio pop |

Antonino dona ad un brano già speciale il suo dono ancora più prezioso: una vocalità spessa, autentica e perfettamente calata in una canzone che ha bisogno di un’eguale verità anche da parte di chi si appresta a cantarne le note. Dalla sua l’interprete foggiano ha da sempre una pasta timbrica soul che si adatta perfettamente all’universo delle ballad pop emozionali e, anche in questo caso, riesce a dimostrarlo con abilità. La sua voce, mano a mano che il brano procede, si colora di sfumature calde che vanno ad avvolgere l’ascoltatore in un abbraccio protettivo che pare voler accompagnarlo verso una scoperta sempre più autentica della narrativa testuale: quasi un voler non lasciarci soli nell’affrontare la scoperta che l’amore è cura della sofferenza ma non annullamento di essa.

Il vero merito che, però, va sottolineato nella prova vocale e musicale offerta da Antonino è il coraggio di aver saputo scegliere l’ormai impervia strada del pop per tornare a raccontarsi. Negli anni in cui anche i più illustri portabandiera di questo genere hanno ceduto le armi a motivetti banali, elettronica, featuring acchiappa streaming e quant’altro, è bello che chi ha sempre fatto del pop la propria casa scelga di non tradirlo ma, anzi, di difenderlo con i mezzi che ha a disposizione. Antonino ci offre, in qualche modo, un’ulteriore testimonianza di quello squarcio aperto con questa canzone: amare significa darsi per quello che si è accettando ciò che ci aspetta, nel bene e nel male, ma sapendo che, dopo tutto, l’amore è lì, “negli occhi di chi lo ha vissuto già”.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.