venerdì 22 Novembre 2024

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Consigliamo musica: il futuro è degli Psicologi

Una settimana di musica su consigli

Consigliamo musica è uno spazio che consiste in appuntamento fisso con i consigli di Federico Fabiano che da anni naviga nell’ambiente musicale italiano e che più di ogni altro potrà darci spunti di riflessione importanti per trascorrere qualche momento con la buona musica italiana. Questo è ‘conSIgliamo muSIca’: un modo, un’occasione per dire “si” di fronte all’opportunità di scoprire, come sempre avviene in queste nostre pagine, buona musica, musica che davvero noi sentiamo di amare e di consigliare senza ricorrere a nient’altro che al nostro gusto e al nostro cuore di ascoltatori.

Futuro – Psicologi

Il futuro è degli Psicologi

Avrei tanto da scrivere su questo brano, ma so di avere il tempo di un semplice articolo che non rende merito all’attenzione che dovrebbe avere una canzone così. Allora se volete regalarvi dieci minuti per diventare più sensibili al mondo che ci circonda, dopo aver letto queste due righe, mettetevi un paio di cuffiette e seguitene il testo mentre la ascoltate. Spero che finirete il brano più consapevoli del momento che stiamo vivendo e di quanto sia potente la musica e, in questo caso, la loro.

Da questo pezzo emerge la certezza che il futuro sorriderà a questi ragazzi e loro stessi ce lo fanno sapere, scrivendone esattamente il contrario: ai ragazzi di oggi il futuro non sorride. Questo è un brano generazionale, lo spaccato perfetto di quello che le giovani generazioni stanno vivendo: l’ansia arriva sempre prima, causata anche da chi pensa di fare il loro bene e che troppo spesso dà la colpa alla droga, non capendo che quella è sempre una conseguenza e non la causa di un malessere. Malessere che sentiamo tutto in queste righe, incorniciato in melodie Emo, perfettamente inerenti al tema trattato, e da chitarre distorte che tornano (giustamente) a prendersi la scena. Emo deriva appunto da ‘emotional’:  in inglese, quando si va a spiegare la parola emotional, si parla proprio di una persona che non riesce a calmarsi perché sente troppo le emozioni e questo lo troviamo anche specificato chiaramente nel testo quando nel ritornello si dice “e non mi dire di calmarmi che non è cosa”.

Questi due ragazzi hanno 18 anni e sanno parlarci, sanno comunicare con chi ha la loro età e anche con chi appartiene alla categoria “superiore” ed è nell’età di essere un genitore. Dopo aver sentito questo brano, scoprirete che si può essere grandi anche alla loro età e che i ragazzi, loro e gli altri, meritano la giusta attenzione. Ascoltiamoli! Se continua tutto così, sicuramente il futuro, rispettivamente nel bene e nel male sarà degli Psicologi, il duo in questione e di quelli che lo fanno per professione.

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