“Cosa rimane di noi” di Massimo Di Cataldo: te la ricordi questa?

Cosa rimane di noi Massimo Di Cataldo

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Cosa rimane di noi” di Massimo Di Cataldo

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1997 con “Cosa rimane di noi” di Massimo Di Cataldo.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Cosa rimane di noi” di Massimo Di Cataldo

Siamo nel 1997, Massimo Di Cataldo pubblica il suo terzo album, “Crescendo”, che arriva dopo gli ottimi riscontri dei precedenti “Siamo nati liberi” del 1995 e “Anime” del 1996. Il disco si apre con “Camminando”, che ottiene un buon successo radiofonico, e si chiude con “Cosa rimane di noi”, che francamente ho sempre ritenuto essere una delle canzoni migliori del suo repertorio.

Il tema è quello del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, un momento che può rischiare di compromettere sia i rapporti d’amore che quelli di amicizia. La verità è che il tempo può cambiare le persone, ma non cancella le emozioni che hanno provato.

Il risultato è una ballata intensa sul confine tra giovinezza e maturità, affrontata senza rabbia, ma con la dolce consapevolezza che la vita sia un centro nevralgico di strade, incroci, scorciatoie e nascondigli, posti sicuri dove rifugiarsi, proprio come i ricordi. “Cosa rimane di noi” è un pezzo generazionale, ma che può essere ascoltato e apprezzato a qualsiasi età, anche da grandi, quando si ha il bisogno di fare pace con ciò che non è stato.

Il testo di “Cosa rimane di noi” di Massimo Di Cataldo

Si che di tempo ne è passato
Noi due seduti tra gli ulivi
E i nostri giochi di bambini
Io non ho mai dimenticato
I nostri sogni e le paure
Ed il coraggio di esser vivi
E ritrovare negli occhi una nuova promessa
Per non cadere nel buio di un amara incertezza
La vita è fatta di strade ma la strada da fare qual’è
Lo so è difficile ci si può perdere
Noi avevamo dei progetti
Tutta una serie di ideali
Noi due diversi eppure uguali
Tu le teorie sui miei difetti
E quella voglia di cambiare
L’adolescenza può far male
Cosa rimane ad un tratto della nostra amicizia
Non è la fine di un viaggio solo il vuoto che inizia
Ci siamo persi in un attimo e già siamo distanti io e te
È stato facile bastava scegliere
Cosa rimane di noi
Dei miei silenzi nei tuoi

Basta un minuto per dire ormai
Cosa faremo di noi
Non è cambiato niente e sono ancora qui
Ad aspettare un che differente
A dire ancora si
Cosa rimane ad un tratto delle nostre promesse
Se l’esperienza c’ha dato solamente incertezze
Ci siamo persi da tempo ma non siamo distanti io e te
Non è difficile bisogna crescere
Cosa rimane di noi
Dei miei silenzi nei tuoi
Basta un minuto per dire ormai
Cosa faremo di noi
Non è cambiato niente e sono ancora qui
Ad aspettare un che differente
A dire ancora si
Non è cambiato niente sono solo qui
Ad aspettare che finalmente
La vita dica si

Compositori: Massimo Di Cataldo
Testo di Cosa rimane di noi © Sony/ATV Music Publishing LLC

Scritto da Nico Donvito
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