giovedì, Marzo 28, 2024

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“Cuore di cemento”, l’ispirato e solido ritorno dei Modà – RECENSIONE

In radio dal 28 agosto il nuovo singolo del gruppo musicale milanese capitanato da Kekko Silvestre

Si intitola “Cuore di cemento” il singolo inedito che segna il ritorno alle origini dei Modà (qui la nostra ultima intervista), a circa un anno di distanza dall’uscita del loro ultimo album Testa o croce. La band milanese torna in airplay con un brano che incarna al 100% il proprio stile, in maniera fedele e conforme al loro intero percorso.

Un brano dal forte impatto rock, le cui atmosfere mettono da sempre la timbrica di Kekko Silvestre, a suo agio sia nelle ballad più rassicuranti che in brani più trascinanti, come a dire: il pathos è casa sua. I Modà tornano nella loro veste più riconoscibile, dopo aver sperimentato altre dimensioni e cercato nuove soluzioni, fanno ritorno al punto di partenza, proprio lì dove tutto è cominciato.

Chi l’ha detto che si debba per forza di cose cercare elementi di novità? La cifra stilistica della band milanese è piuttosto unica nel panorama musicale italiano, che senso avrebbe snaturarla ostinandosi a cercare qualcosa di nuovo? Evolversi non significa necessariamente stravolgere la propria identità, piuttosto cercare altri linguaggi per restare fedeli a se stessi, possibilmente senza ripetersi.

Cuore di cemento è la prova che tutto ciò è possibile, che un passo indietro a volte può valere più di un salto in avanti. Un po’ come costruire le proprie fondamenta seguendo le normative antisismiche (giusto per fare una metafora con il titolo del brano), il risultato è qualcosa di solido che, in un’epoca così liquida, emerge dal punto di vista innovativo. I Modà sono tornati, questa più che una notizia è una bella conferma.

Acquista qui il brano |

Cuore di cemento | Audio

Cuore di cemento | Testo

Parli di dolcezza proprio tu
proprio tu che non sai prendermi
cuore di cemento che non fa
entrare chiodi, ne proiettili
forse sarà pure colpa mia
ma siamo sempre stati complici
nell’amore e nella malattia
di chi spesso non sa accorgersi
che l’amore vive solo se
hai il coraggio anche di perderti
per capire che lontani non sarebbe facile

Non ho mai capito che cos’è
che mi tiene così in bilico
farai sesso come piace a me
sempre al limite del brivido
noi di amore non parliamo più
e non sentiamo mai il pericolo
ma forse ci guardiamo un po di più
e ci capiamo più del solito
chiamami
bastardo e non amore
guardaci
anime sempre in pena
eppure sempre insieme

Cuore di cemento tu non sai
quanto è difficile reprimere
la voglia di un amore nuovo per
solo per via dell’abitudine
sorridiamo solo tra la gente
che ci giudica invincibili
senza immaginare quanto invece siamo fragili

Non ho mai capito che cos’è
che mi tiene così in bilico
farai sesso come piace a me
sempre al limite del brivido
noi di amore non parliamo più
e non sentiamo mai il pericolo
ma forse ci guardiamo un po di più
e ci capiamo più del solito
parapapa, parapapa
richiamami
bastardo e non amore
guardaci
anime sempre in pena
eppure sempre insieme

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.