Da noi a Ruota Libera, Amedeo Minghi: “Sogno una commedia musicale in romanesco”

Tra i protagonisti dell’ultima puntata di “Da noi a Ruota Libera” c’è stato Amedeo Minghi per ripercorrere la sua carriera e parlare dell’ultimo disco “Anima sbiadita”
Nel salotto domenicale di “Da noi a Ruota Libera”, Amedeo Minghi ha parlato della sua visione di musica e si è lasciato andare anche al racconto di un suo sogno nel cassetto, annunciando: “Prima o poi mi vedrete in scena con una commedia musicale in romanesco”.
L’artista, intervistato da Francesca Fialdini, ha ammesso di desiderare di portare in scena con un nuovo ambizioso progetto: una commedia musicale in dialetto romanesco: “Ho un passato importante nella canzone romana – ha spiegato – e dopo il concerto al Teatro Sistina il 28 aprile potrebbe concretizzarsi questa idea che mi affascina molto”.
Le parole di Amedeo Minghi a “Da noi… a ruota libera”
Nel corso della chiacchierata, Amedeo Minghi ha anche ricordato gli esordi della sua carriera, quando da ragazzo suonava in una cantina con gli amici, ispirandosi ai Deep Purple: “Era l’epoca delle cantine, c’era una in ogni strada di Roma. Dal mio quartiere, Trionfale-Prati, sono usciti tanti professionisti”.
Al suo fianco, a sorpresa, sono arrivate in studio anche le due figlie: “Siamo sempre stati una famiglia poco fisica, un po’ chiusa ma molto unita”, hanno raccontato. A loro, Minghi dedicherebbe la sua canzone ‘Ohi Né’: “E’ meno conosciuta di altre, ma parla di un sentimento adulto nei confronti di una giovane e per questo molto centrata”.
Amedeo Minghi è tornato sulle scene con un nuovo album in studio, dal titolo “Anima sbiadita” e rilasciato lo scorso 8 novembre. Un’assenza discografica e compositiva durata otto anni: l’ultimo album “La bussola e il cuore” era infatti del 2016.
L’uscita dell’album è accompagnata da un tour teatrale, prodotto da The Boss di Carlo Ritirossi. Sul palco con il musicista romano ci sono un sestetto d’archi e la band composta da Luca Perroni al pianoforte, Giandomenico Anellino alla chitarra, Alessandro Mazza al basso, Stefano Marazzi alla batteria, e dalle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora.