Recensione della nuova edizione del disco più venduto in Italia nel 2018
Negli ultimi giorni, dopo la tragedia di Corinaldo, Sfera Ebbasta è stato al centro di polemiche, controverse discussioni sulla sua musica e sui messaggi di essa, aprendo uno scontro intergenerazionale abbastanza importante. Accusato di satanismo e di fornire esempi sbagliati a giovani e giovanissimi ascoltatori, il giovane trapper è diventato di colpo il bersaglio della critica “da social network” del momento. A noi di Recensiamo Musica, però, non piace parlare di polemiche o fomentare inutili battaglie: preferiamo discutere di musica, indipendentemente che questa possa piacere o no, e basta.
Ed ecco che sul mercato, da venerdì 7 dicembre, è arrivata la nuova edizione del suo disco Rockstar, denominata per l’occasione Popstar Edition, contenente al suo interno 3 inediti e vari remix di pezzi già editi nell’ultimo lavoro o di singoli già precedentemente pubblicati (come Pablo, ultima traccia dell’album).
Proprio a differenza di Rockstar sembra che in questo nuovo progetto Sfera si sia ulteriormente adagiato su toni più soft e radiofriendly: lo dimostrano le produzioni, spesso tendenti al latineggiante, e il flow del rapper, sempre più verso il cantato.
Ad aprire il nuovo progetto sono i tre inediti del disco ed è proprio la title track ad immergerci perfettamente nel mood leggero e pop, vicino più di altre volte al sound proposto da Ghali, non a caso altro artista prodotto dall’hitmaker Charlie Charles, produttore anche degli altri pezzi del disco (tranne Happy birthday in collaborazione con Rvssian e Pablo prodotta dallo stesso Rvssian).
Gli altri due inediti sono il singolo Happy Birthday e Ah Uh Hey, pezzo che probabilmente risulterà il preferito dai fan di vecchia data, in cui il giovane Gionata riesce ad amalgamare meglio la sua indole trap con i suoni freschi e soft della produzione del brano.
Il disco viaggia su toni leggeri e spensierati ancor di più rispetto ai precedenti lavori del trapboy italiano, le influenze latine si sentono anche nei testi e non è difficile immaginarsi la volontà, visto il largo successo anche internazionale, di cercare di conquistarsi nuove fette di pubblico in altri Paesi. Per fare ciò Sfera può vantare nuove collaborazioni di primo piano che internazionalizzano il progetto, come quella del francese Lacrim nel remix del pezzo Serpenti a sonagli. Compagni di merenda e di etichetta sono invece gli ospiti Guè Pequeno ed Elettra Lamborghini, ormai lanciata a tutti gli effetti dalla propria etichetta come cantante, e inseriti rispettivamente nei pezzi XNX e Cupido.
L’operazione che il giovane artista milanese compie con questo disco è chiara e dichiarata: una riedizione che poco aggiunge alla prima versione dell’album, un nuovo cofanetto che sicuramente aggiungerà vendite e mercato ad un disco che già si presentava come un successo. Nuovi brani che poco aggiungono e che molto probabilmente non verranno ricordati come pietre miliari della discografia del rapper, varie rielaborazioni e remix di altri pezzi che però, nonostante gli ospiti, non portano grossi cambiamenti. Un cerchio che chiude definitivamente il ciclo Rockstar, in attesa del primo tour nei palazzetti che partirà il prossimo aprile da Roma. Un progetto ben studiato e impacchettato perfettamente per le feste, ma oltre questo, poco altro…
MIGLIOR TRACCIA: Uh Ah Hey
VOTO COMPLESSIVO: 6.2/10
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