“Dalla pace del mare lontano” di Sergio Cammariere: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Dalla pace del mare lontano” di Sergio Cammariere
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2001 con “Dalla pace del mare lontano” di Sergio Cammariere.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Dalla pace del mare lontano” di Sergio Cammariere
“Dalla pace del mare lontano” è una delle canzoni più suggestive del repertorio di Sergio Cammariere, pubblicata come title track dell’omonimo album d’esordio. Il brano, diventato in breve tempo un piccolo classico del suo repertorio, racchiude una poetica elegante e profonda attraverso immagini semplici quanto potenti.
C’è poi il tema della distanza e della memoria: “E in mezzo al mare c’è un punto lontano / Così lontano dalle case e dal porto / Dove la voce delle cose più care / È soltanto un ricordo”. La linea d’ombra che confonde ricordi e persone nel vento rappresenta il confine sottile tra passato e presente, tra ciò che è stato e ciò che forse non sarà più.
Il risultato è una sensazione di sospensione, di quiete cercata più che trovata, di malinconia dolce che però non scivola mai nella rassegnazione. “Dalla pace del mare lontano” è una canzone che parla a chiunque abbia conosciuto la nostalgia, il desiderio di silenzio, la fatica di camminare sotto “un sole avaro” e la speranza che, prima o poi, la pace, un po’ come una brezza, possa davvero arrivare dal mare.
Il testo di “Dalla pace del mare lontano” di Sergio Cammariere
Dalla pace del mare lontano
Fino alle verdi e trasparenti onde
Dove il silenzio non ha più richiamo
E tutto si confonde
Dalle lagune grigie e nere
Dal faticare senza riposo
Dalla sete alla fame allo spavento
Al più segreto tormento
Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dare un nome nuovo
Ai nostri sentimenti
E così un giorno a camminare
Su questa terra sotto a un sole avaro
Per un amore che sembrava dolce e
E si é scoperto amaro
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde
E in mezzo al mare c’è un punto lontano
Così lontano dalle case e dal porto
Dove la voce delle cose più care
E’ soltanto un ricordo
Ma da quel punto in poi
Non si distingue più
La linea d’ombra confonde
Ricordi e persone nel vento
Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dara un nome nuovo
Ai nostri sentimenti
E così un giorno a camminare
Sopra la terra sotto al sole avaro
Per un amore che sembrava dolce
E si é scoperto amaro
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde