Intervista al cantautore in scena a Festival Show con la sua Litigare
Autore tra i più rinomati del presente della musica italiana (sue sono Logico, Poetica e GreyGoose per Cesare Cremonini, Ogni istante per Elisa, Effetto domino per Emma, Fenomenale per Gianna Nannini, Nuova luce per Francesco Renga, Pamplona per Fabri Fibra e Frida (mai, mai, mai) per i The Kolors) e da qualche mese anche cantante in prima linea con un progetto contemporaneo e ambizioso come Litigare (qui tutti i dettagli), uscito per Warner Music Italy lo scorso 8 giugno. Alla tappa di Torri di Quartesolo (VI) abbiamo incontrato Davide Petrella che ci ha raccontato come sta vivendo questo suo intenso presente:
Allora Davide, prima volta al Festival Show per presentare il tuo nuovo brano, “Litigare”
<<Si, esatto. “Litigare” è il mio primo singolo da solista ed il primo estratto dal mio primo album. Io ho una doppia vita: faccio l’autore scrivendo canzoni per tanti artisti italiani e da qualche mese ho iniziato anche la carriera da cantante solista. E’ bello: è il mestiere che sognavo da bambino, quello che ti porta a suonare dal vivo sul palco e cantare insieme alla gente>>.
Noi ci siamo visti alla presentazione del tuo album dove raccontavi la particolare genesi di questo progetto: un disco che è nato quando quello che avrebbe dovuto essere il tuo vero primo album era praticamente già pronto portandoti a scegliere di metterlo da parte per raccontare meglio il tuo presente
<<Si, è vero. Io sono una persona che scrive molto perchè sono innamorato di questo mestiere. Scrivo quasi tutti i giorni per cui è difficile starmi dietro e, a maggior ragione, devo continuamente ringraziare la Warner per darmi così tanta fiducia. Prima di pubblicare Litigare avevo già un disco registrato e masterizzato, praticamente pronto. Ad un certo punto, nel giro di due mesi, sono arrivate 10 canzoni nuove che avevano totalmente un altro suono e un altro linguaggio. Per questo ho deciso di proporre alla mia etichetta un “cambio”: invece di picchiarmi violentemente hanno deciso di credere nelle nuove canzoni reputandole, forse, più adatte a questo momento della musica italiana. A me piacciono le cose spontanee, quelle che non si possono prevedere per cui sono davvero contento di come è andata>>.
Ricollegandoci proprio a quanto dicevi e facendo riferimento anche al tuo essere autore: quanto è importante dal punto di vista autorale questa libertà d’espressione e questa facilità nel poter scegliere anche strade diverse?
<<Per me la libertà è tutto come anche, e soprattutto, l’entusiasmo nel fare le cose: io mi devo divertire perchè la musica è un privilegio. Se sei così fortunato da poter ritrovarti a poter vivere di e con la musica hai l’obbligo di divertirti altrimenti è come sputare nel piatto dove si mangia. Io sono fermamente convinto che se non sono libero e se non mi diverto quello che faccio non avrebbe senso per cui, sia come autore che come cantante, provo sempre a fare cose che mi danno entusiasmo e mi danno gusto>>.
In una tua recente intervista dicevi che devi tutto a Cesare Cremonini perchè è stato il primo a credere in te dal punto di vista autorale
<<Si, Cesare è mio fratello: è stato il primo a credere in me quando, 8 o 9 anni fa, nessuno ancora mi considerava. Lui è stato il primo a credere che sapessi scrivere le canzoni vedendo, forse, qualcosa di magico in me. Per gioco, quando eravamo già amici, mi invitò a casa sua a Bologna: iniziammo a lavorare ad un brano che aveva appena abbozzato. Quel pezzo era Logico e da lì è nata la nostra collaborazione e la mia carriera come autore. E’ stato un bell’inizio>>.
E, a proposito di collaborazioni, poi sono venute quelle con Elisa, Gianna Nannini, Fabri Fibra, i The Kolors e tante altre… C’è una cosa che, secondo te, ogni collaborazione ti regala?
<<Ogni collaborazione è uno scambio e deve dare qualcosa. Io, personalmente, cerco di sempre di collaborare solo con artisti che possono insegnarmi qualcosa e questo non dipende mai dal genere o dall’età: dipende dal se hai qualcosa da dire e dal se fai questo mestiere con gusto. Collaborare con tutti questi grandissimi artisti mi ha insegnato tanto: è il mio parco giochi preferito>>.
Ilario Luisetto
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