Dal 20 aprile 2018 ‘2 Luglio’ – edito da Gatto Panceri – il capolavoro strumentale del Compositore e Direttore D’Orchestra che celebra in musica l’universo femminile
Venerdì 20 aprile 2018 debutta con il capolavoro strumentale ‘2 Luglio’ nel panorama discografico italiano – disponibile in tutte le piattaforme digitali – il nuovo talento pianistico e compositivo della scena classic-pop nazionale, in uscita per ‘Capogiro Records’ (distr. ‘Believe Digital’), storica etichetta indipendente torinese per cui hanno inciso artisti del calibro di Gerardina Trovato e Franco Tozzi, oltre ad aver collaborato negli anni con voci di primo piano quali Rita Pavone, Mario Lavezzi e Piero Chiambretti, tra i tanti. In qualità di Editore del brano, con la neonata ‘Vivo per Lei Edizioni Musicali’, Gatto Panceri, tra gli hitmakers e cantautori più stimati e rappresentativi del panorama italiano.
Il brano, poco più di tre minuti di vibrante intensità disponibili sul Canale YouTube dell’artista (con il videoclip ufficiale firmato dal regista torinese Anthony Louis, disponibile qui), “è un omaggio – spiega il raffinato musicista – intenso e appassionato, accorato e delicato insieme al rispetto dell’universo femminile. Un grido silenzioso e avvolgente che invita a guardare alle quote rosa come risorse preziose e inalienabili cui rivolgersi per la completezza del genere umano”.
Un canto appassionato, reso con il solo ausilio della voce senza tempo del pianoforte. Il mezzo privilegiato con il quale il ricercato artista torinese (che tradisce, però, origini pugliesi) ha costruito negli anni un credibile percorso anche in veste di stimato compositore, spaziando con equilibrio e altrettanta eleganza dalla musica jazz a quella leggera, prevalentemente strumentale, con estrema facilità ed evidente naturalezza.
Perché il titolo evocativo ‘2 Luglio’? “Le cose migliori, si sa, nascono per caso. Il brano nasce quale colonna sonora di un cortometraggio così chiamato – frutto dell’estro creativo della regista Tatjana Callegari – dedicato a un eccidio di eroi della Resistenza, nel lontano 1944. Partigiani, alle cui figure sono particolarmente legato, anche per via del fatto che mio papà ne fece parte, in tempi lontani, regalandomi la libertà di cui ancora oggi posso godere. Io, come anche tanti altri”, ricorda il Maestro, che sottolinea: “Cuore del video è una sequenza in cui una mannaia, animata dalla mano criminosa di un nazista, sta per abbattersi letale su una vita umana, che si fa allegoria e metafora del dramma di migliaia di donne che, quella scena, l’hanno purtroppo già vissuta”.
“Manager per necessità, artista per vocazione”, Giorgio Bolognese reca in sé i geni nobili di una storia importante: quella di un uomo che, oggi, dopo una brillante carriera ultradecennale al vertice di aziende leader di settore, “ricomincia proprio da qui. Dalla musica. Il primo amore, del resto, non si scorda mai”, racconta. “La musica che parla all’uomo, alla sua anima. La musica che fa del bene, che cambia le vite, allieta il cammino e alimenta destini altrimenti destinati all’emarginazione. All’abbandono, all’oblio. E’ questa, infatti, la musica che mi interessa”.
E’ a loro che il Maestro torinese si rivolge, tramite la nobile attività dell’Associazione Onlus ‘Charity4all’, caso unico in Italia di Ente benefico nato al fine di sostenere e promuovere raccolte fondi tese al sostegno degli scopi sociali di altre realtà operanti nel cosiddetto Terzo Settore. Come? Attraverso la rappresentazione e la messa in scena di spettacoli di solidarietà, aventi per protagonista artisti emergenti e non.
Gatto Panceri, editore del brano, così ha commentato questa importante uscita discografica: “Le canzoni, sia cantate che suonate, hanno il primario dovere di essere sempre portatrici di valori positivi. Sono per la vita, contro gli omicidi e i femminicidi, contro tutto ciò che non è vita. A volte le note parlano più delle parole, come nel caso di questo brano e del suo autorevole compositore ed esecutore. Brani come ‘2 Luglio’ sono convincenti più di certe parole, anche di più delle stesse parole. La musica è propriamente definita ‘linguaggio universale’ proprio perché priva di confini linguistici. Ho scelto di scendere al fianco del Maestro Giorgio Bolognese per il rilancio italiano della musica di qualità: che, sia chiaro, non è solo quella cantautorale di cui faccio parte, ma abbraccia anche la musica strumentale, le colonne sonore e tutto quanto gira intorno alla magia di un pianoforte, come in questo caso: felice di fare da Editore a questo brano”.
Ilario Luisetto
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