“Didin” di Rossana Casale: te la ricordi questa?
Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Didin” di Rossana Casale
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1983 con “Didin” di Rossana Casale.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Didin” di Rossana Casale
Pubblicata nel 1983 e firmata a quattro mani da Rossana Casale e Alberto Fortis, “Didin” è una delle canzoni più delicate e affascinanti degli esordi della cantautrice milanese. Una gemma pop avvolta in un alone fiabesco, capace di unire spiritualità, immaginazione e dolcezza melodica, lasciando spazio a un’interpretazione personale che ancora oggi mantiene intatta la sua aura poetica.
Il testo è un piccolo viaggio iniziatico, raccontato con la semplicità e la grazia di una parabola. “Rendi chiaro quel che hai / La paura gli terrai / Ti faranno dire no / Tu non dirlo, tu lo sai”, parole che sembrano un consiglio sussurrato da una figura saggia, forse immaginaria, forse reale, che incoraggia a credere nella propria luce, nel proprio istinto, a non cedere alla paura.
“Didin” è una carezza per l’anima, una canzone che parla sottovoce ma lascia un’eco profonda. Rossana Casale, con la complicità di Fortis, costruisce un mondo sospeso, poetico e intimo, dove ogni frase è un piccolo insegnamento e ogni suono un invito a sognare. Un brano che ancora oggi conserva intatta la sua magia evocativa, e che merita di essere riscoperto come uno dei gioielli nascosti della canzone d’autore italiana anni ’80.
Il testo di “Didin” di Rossana Casale
Rendi chiaro quel che hai
La paura gli terrai
Ti faranno dire no
Tu non dirlo, tu lo sai
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
Così lui diceva a me
E sorridendo mi parlava
Ma capivo anche che
La saggezza in lui vinceva
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
Spazza tutto e vincerai
Corri sempre fino al mare
Con la strada dietro te
Si potrà anche ragionare
Cose giuste, cose che
Ti potranno far capire
Che la vita puoi giocarla da te
Con un gatto, il pane, il sole, un po’ d’amore
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
Così quando lui non c’è
Chiudo gli occhi per immaginare
Un codino nero che
Dondolando mi farà cantare
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà
A didin, a didera, a didin, a dida
E la musica dolce per sempre vivrà
A didin, a didera, e il sole verrà
La tua veste era bianca e più bianca sarà