Le parole che contano nell’era digitale: un viaggio tra i cantautori della Gen Z e oltre, alla scoperta della bellezza nascosta nelle canzoni degli ultimi anni. A cura di Sara Garlaschelli
“Dillo con una canzone” è una rubrica dedicata a chi crede ancora nel potere delle parole, anche in un’epoca digitale che sembra prediligere la velocità all’essenza. Sara Garlaschelli ci guiderà in un viaggio tra i cantautori del nuovo millennio, esplorando le loro opere.
In un mondo sovraffollato e pieno di rumore, scavando con attenzione si possono trovare autentici gioielli: storie, emozioni e bellezze nascoste nelle canzoni di oggi, che sanno ancora parlare al cuore, attraverso concetti ed emozioni che non passeranno mai di moda.
Dillo con una canzone: “Egli è il re” di Thasup e Mara Sattei
È uscito venerdì 13 dicembre l’album “Casa Gospel” di Thasup e Mara Sattei, un capolavoro a sfondo natalizio prodotto in famiglia Mattei che sta facendo molto parlare di sé.
“Casa Gospel” mescola sonorità trap, beat elettronici e sound dal genere gospel a tematiche ad elevato livello di spiritualità: fede, presenza divina, famiglia e solitudine. Accostamento particolare, per alcuni azzardato, per un progetto senza precedenti in Italia, ma che trova un suo simile nell’approccio sperimentale già ampiamente esplorato da Kanye West.
“Egli è il re” è la prima traccia dell’album, colorata e piena di colpi di scena sembra già aggiudicarsi il podio delle più apprezzate dell’album, molti i commenti sui social. Il tema focale della canzone è la fede, intesa da Thasup e Mara Sattei come fede in Dio, ma, trovo, declinabile a piacere da ciascuno in una qualsiasi entità, forza che guida la propria vita. Questo credo è disegnato nel brano come una mano trascinante fuori dalle difficoltà, una luce che permette di concedere nuovi punti di vista e scenari al protagonista.
Nulla è lasciato al caso, c’è una forza che è sempre viva, costantemente presente. “Egli è il re” si avvicina come un invito libero a fidarsi del percorso, delle conquiste e dei momenti bui, delle attese e delle sorprese; tutto è governato da qualcosa di buono che libera e apre ulteriori prospettive.
“Non puoi credere al caso, lo ship, pezzi del puzzle
ti prendono per pazzo, prendono per pazzo
poi quando ci parlo dentro gli lascio qualcosa
anche un passo a volte ha cambiato la storia
riprova a fare più di uno…”
É un brano carico di significato, potente, che penso possa esser molto ben accolto dalla generazione Z.
Indagini sulla salute mentale dei giovani (mediamente si considera un range tra i 18 ed i 30 anni d’età) indicano fra i loro maggiori punti di difficoltà un sentimento di spaesamento e incertezza verso il futuro, unito alla mancanza di punti di riferimento fidati. Le cause sono tante. Sono la generazione che ha vissuto la pandemia da Covid-19 (con, spesso, perdita di lavoro e socialità), la crisi economica nel nostro Paese, i cambiamenti climatici che preoccupano e aggiungono incertezze ad un futuro apparentemente già precario.
La musica aiuta sempre, in questo senso un pezzo come “Egli è il re” può contribuire a dare speranza. Aiutare a fidarsi del percorso, a fidarsi della luce.
Sara Garlaschelli
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