“Dimentichiamoci” di Bungaro e Paola Cortellesi: te la ricordi questa?

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Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Dimentichiamoci” di Bungaro e Paola Cortellesi

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2012 con “Dimentichiamoci” di Bungaro e Paola Cortellesi.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Dimentichiamoci” di Bungaro e Paola Cortellesi

Dimentichiamoci” è un gioiello nascosto tratto dall’album “Il valore del momento” (2013) di Bungaro, cantautore da sempre capace di coniugare raffinatezza melodica e profondità poetica. In questo brano, impreziosito dalla partecipazione di Paola Cortellesi, la musica incontra il teatro, la leggerezza si fa lirismo, e l’interpretazione diventa una forma sottile di confessione a due voci.

Il duetto con la Cortellesi, attrice brillante ma qui sorprendentemente intensa anche nel canto, nasce da un’amicizia artistica sbocciata a Sanremo nel 2004, quando Bungaro partecipò in gara con “Guardastelle”, che ottenne il prestigioso Premio della Critica. Il loro affiatamento si traduce in un gioco a rimpiattino tra le parole, tra chi ricorda e chi sceglie di dimenticare, tra l’ironia e la malinconia. Il titolo stesso, “Dimentichiamoci”, è una provocazione poetica: non un invito all’oblio, ma un modo per elaborare il passato e ripartire.

Il testo è un piccolo poema sull’amore che finisce, ma che resta, sulla memoria che si fa corpo. “Questo è il mio tempo di vivere adesso, senza nessun rimpianto” è un incipit che rivendica il presente, pur nella consapevolezza del vuoto lasciato. Le immagini sono evocative e originali: il frutto che cade se non torna chi amiamo, il mare che guarda la luna, la pioggia come desiderio che disseta. È una scrittura densa, emotiva, mai retorica.

Il ritornello, “Bella la vita che muore e che rinascerà”, è un mantra dolceamaro, una riflessione quasi filosofica sulla ciclicità dell’esistenza e dei sentimenti. E se “Dimentichiamoci” suona come una resa, in realtà è un abbraccio al mistero della trasformazione.

Il testo di “Dimentichiamoci” di Bungaro e Paola Cortellesi

Questo è il mio tempo di vivere adesso, senza nessun rimpianto

Come una foglia abitata dal vento, finalmente respiro

Mi inchino e mi piego, come un ballerino, al tuo amore lontano

La lontananza è solo apparente, se ti resto vicino

Ti penso e ti aspetto da mille stagioni, profumata di sogni

Il frutto sul ramo diventa maturo e cadrà se non torni

Lasciami un bacio e nell′aria un pensiero

Bella la vita che muore e che rinascerà

Bella la vita che muove la felicità

Dai sorrisi miei ai sorrisi tuoi, senza lacrime

Dimentica

Dimentico

Dimentichiamoci

Se chiudo gli occhi ritorna il silenzio, nel dolore un sollievo

Sai di scogliera toccata dal vento, inondata di cielo

Sei come il mare finché non si asciuga, mentre guarda la luna

Mordimi adesso, pensieri leggeri e ferite profonde

Bella la vita che muore e che rinascerà

Bella la vita che muove la felicità

Dai sorrisi miei ai sorrisi tuoi, senza lacrime

Dimentica

Dimentico

Dimentichiamoci

Dimentichiamoci

Dimentichiamoci

Come acqua dolce, la pioggia che cade

Disseta il mio desiderio infinito di te…

Come acqua dolce, la pioggia che cade

Disseta il mio desiderio infinito di te…

Scritto da Nico Donvito
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