“D’improvviso” di Lorenzo Fragola: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “D’improvviso” di Lorenzo Fragola
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2016 con “D’improvviso” di Lorenzo Fragola.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “D’improvviso” di Lorenzo Fragola
Nel panorama musicale italiano degli ultimi anni, “D’improvviso” di Lorenzo Fragola rappresenta una delle gemme più luminose e, paradossalmente, tra le più trascurate. Uscita in punta di piedi e scritta dalla penna sempre sensibile di Federica Abbate, questa canzone è un piccolo capolavoro di malinconia e delicatezza, capace di colpire al cuore con una sincerità disarmante.
Il brano è un viaggio nella memoria, in quei pomeriggi d’infanzia che sembrano lontani centomila vite, e che tuttavia riaffiorano con tutta la forza di un ricordo che brucia ancora. “Giocavamo ad esser grandi, ma mai grandi quanto i nostri sogni” è una delle frasi più evocative del testo: pochi versi, ma capaci di racchiudere tutta la distanza tra ciò che eravamo e ciò che siamo diventati.
La voce di Lorenzo Fragola, morbida e piena di sfumature emotive, restituisce alla perfezione l’intimità del brano. Il cuore della canzone pulsa tra nostalgia e consapevolezza: la nostalgia per un a persona che ha lasciato un’impronta indelebile, e la consapevolezza che anche se il tempo è passato e nulla è più come prima, certe presenze rimangono dentro di no.
“E anche se non è il giorno di Natale / ti vorrei sentire anche per un istante” è una delle immagini più potenti del pezzo, capace di evocare una mancanza che non ha bisogno di occasioni speciali per farsi sentire. È la quotidianità della nostalgia, quella che arriva “D’improvviso” e non chiede permesso.
Il testo di “D’improvviso” di Lorenzo Fragola
Pomeriggi giù in cortile con il sole fermo e le ringhiere
Mi ricordo ancora il freddo, le tue guance rosse, il mio maglione
Giocavamo ad esser grandi, ma mai grandi quanto i nostri sogni
Solo un’altra sigaretta e qui si aspetta un treno che non passa
Centomila vite fa, inseparabili
Ora dove sei, adesso cosa fai?
D’improvviso penso a te
D’improvviso penso
Che ti vorrei sentire anche per un istante
Ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
Ti vorrei guardare senza dire niente
Lasciare indietro quello che non serve
E anche se qui in fondo non è così male
E anche se non è il giorno di Natale
Ti vorrei sentire anche per un istante
Capire che anche per te è importante
Proprio come i monumenti, abbandonati e soli in una piazza
Polvere di vita che ha ricoperto tutta la bellezza
Centomila vite fa, inseparabili
Ora dove sei, adesso cosa fai?
D’improvviso penso a te
D’improvviso penso
Che ti vorrei sentire anche per un istante
Ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
Ti vorrei guardare senza dire niente
Lasciare indietro quello che non serve
E anche se qui in fondo non è così male
E anche se non è il giorno di Natale
Ti vorrei sentire anche per un istante, capire che
Mentre gli anni passano
Come fosse un ballo fuori tempo
Tu sei con me
Tu sei con me
Che ti vorrei sentire anche per un istante
Ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
Ti vorrei guardare senza dire niente
Lasciare indietro quello che non serve
E anche se qui in fondo non è così male
E anche se non è il giorno di Natale
Ti vorrei sentire anche per un istante
Capire che anche per te è importante
Anche per te è importante
Anche per te è importante