giovedì, Marzo 28, 2024

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Dioniso: “Su-Spire? Il nostro banco di prova” – INTERVISTA

A tu per tu con la giovane e interessante rock band siciliana, in uscita con il singolo “Su-Spire

E’ disponibile dallo scorso 10 aprile “Su-Spire”, il brano che segna l’affermazione discografica dei Dioniso, gruppo musicale composto da quattro elementi: il chitarrista e fondatore Francesco Campo, il batterista e percussionista Andrea Sciacca, il cantante e frontman Filippo Ferro e il bassista-tastierista Filippo Novello, detto Filippino. Approfondiamo la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partirei dal vostro nuovo singolo “Su-Spire“, cosa rappresenta per voi questo pezzo?

«”Su-Spire” è il nostro banco di prova, il primo brano che abbiamo registratocon la Hamsa Music Production di Ermanno Figura. Questo pezzo ci ha aiutati a capire cosa eravamo davvero in grado di fare, in poche parole è la sintesi perfetta dei nostri quattro caratteri e di quello che vogliamo fare in futuro con la nostra musica, un flusso di emozioni e di pensieri, un quadro che ci dipinge con quattro colori diversi, perché ognuno di noi ha le proprie caratteristiche personali».

Pensate di aver trovato con questo brano il vostro giusto sound, quello che vi rappresenta di più e che vi permette di esprimervi al meglio?

«Crediamo di sì, semplicemente perché un sound naturale che rispecchia le nostre quattro personalità. C’è tanto lavoro, tanta ricerca e tanta sincerità dietro questo pezzo. La nostra fonte d’ispirazione è la musica anni ’60 e ’70, traiamo spunto da quel modo di concepire l’arte e la sviluppiamo a modo nostro, mediante la nostra sinergia».

Veniamo all’attualità, mi riferisco naturalmente all’emergenza sanitaria nei confronti del contenimento del Coronavirus, come state vivendo tutto questo? Quanto vi manca la dimensione?

«Essendo una rock band, la cosa che ci manca di più è proprio la dimensione live, il punto in cui ci esprimiamo e diamo il massimo. La musica che abbiamo proposto nei concerti che abbiamo realizzato negli ultimi due anni è sempre stata diretta, il nostro unico obiettivo è quello di riuscire a suscitare qualcosa nelle persone. Questa complicata situazione che stiamo vivendo è sicuramente opposta al concetto del live come lo intendiamo noi, il contatto con il pubblico ci manca, però in qualche modo bisogna venire fuori da questa situazione, bisogna iniziare a conviverci aspettando magari qualche soluzione concreta. Durante la quarantena non abbiamo smesso un attimo di lavorare, di creare, di confrontarci perché ogni giornata deve essere produttiva, non ci possiamo permettere di abbatterci e di perdere tempo».

Per concludere ragazzi, cosa dobbiamo aspettarci in futuro dalle vostre prossime produzioni?

«La nostra musica si rivolge ad un pubblico giovanile, il nostro intento è quello di portare qualcosa di innovativo nel panorama musicale italiano, tutto questo senza mai tralasciare la migliore qualità possibile, di conseguenza è un progetto che potrebbe essere ascoltato anche da chi, come noi, apprezza la musica degli anni ’60 e ’70. L’obiettivo è creare una musica universale, per tutti. Quello che uscirà prossimamente sarà molto simile, dal punto di vista mentale, a “Su-Spire”. La chiave è seguire il nostro istinto, per permettere a chiunque di percepire ogni nostro singolo pensiero»

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
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Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.