DoReMiCiak, la colonna sonora di “Mamma ho perso l’aereo”

DoReMiCiak

Quando la musica incontra il grande schermo: alla scoperta delle colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema. A cura di Beatrice Castoldi

Le colonne sonore non accompagnano semplicemente un film: lo raccontano, lo amplificano, lo rendono eterno. In ogni scena, c’è una nota che vibra, un tema che ritorna, una melodia che parla più delle parole. “DoReMiCiak” è la rubrica che unisce due mondi solo all’apparenza distinti: quello della musica e quello del cinema. Un incontro tra partiture e pellicole che ha fatto la storia della settima arte.

Ogni settimana, Beatrice Castoldi ci conduce dietro le quinte dei grandi capolavori sonori del cinema, tra aneddoti, recensioni e riscoperta di musiche indimenticabili. Il titolo “DoReMiCiak” si ispira alla celebre rubrica di Vincenzo Mollica, e vuole esserne in quale modo un omaggio. Perché a volte basta una sola nota per riaccendere un ricordo, una scena, un’emozione.

La colonna sonora di “Mamma ho perso l’aereo”

Con l’arrivo del Natale, tornano puntuali quei rituali che scandiscono l’immaginario delle feste: le luci accese nelle città, le canzoni che riaffiorano alla radio, e quei film che, anno dopo anno, continuano a definirne l’atmosfera. “Mamma ho perso l’aereo” è uno di questi. A trentacinque anni dalla sua uscita, il film di Chris Columbus resta un caposaldo del cinema natalizio, non solo per le sue gag e per l’indimenticabile Kevin McCallister, ma anche per un tema musicale che è diventato esso stesso simbolo del Natale. Basta ascoltarne poche note per essere immediatamente trasportati in quel mondo fatto di meraviglia, pericolo e calore domestico.

Quando Columbus si mise alla ricerca della persona giusta per comporre la colonna sonora del suo film, si consultò con il collega Steven Spielberg. Avendo lavorato a lungo con John Williams, Spielberg fu rapido nel suggerire il nome del suo amico per l’incarico. Fu una scelta particolarmente felice, perché Williams comprese istintivamente, fin dalla sceneggiatura, che per quanto il film fosse una action-comedy, in realtà parlava soprattutto dell’importanza della famiglia. La famiglia di Kevin trascorre gran parte del film cercando disperatamente di tornare a casa per ritrovarlo. Contemporaneamente, Kevin – mentre evita i cattivi – desidera che la sua famiglia sia con lui, così da non dover affrontare da solo tutte quelle difficoltà. Nonostante la natura slapstick del film, le emozioni che emergono quando la famiglia si riunisce finalmente nel finale risultano autentiche. 

Williams è riuscito a catturare l’importanza dello stare insieme in famiglia a Natale con il brano “Somewhere In My Memory”, che accompagna i titoli di apertura e ritorna come leitmotiv durante il film. La melodia della celesta getta le fondamenta tonali del brano. Questo strumento ha un timbro immediatamente riconoscibile e spesso associato a mondi infantili, magici o sospesi nel tempo. Dal punto di vista tecnico è una percussione a tastiera: i martelletti colpiscono delle lamelle metalliche (non corde), appoggiate su casse di risonanza in legno. Il risultato è un suono chiaro, brillante e cristallino, a metà strada tra un pianoforte e un carillon, ma più etereo e delicato. Williams è uno dei compositori che più consapevolmente ha saputo sfruttare il potenziale narrativo della celesta: dal senso di incanto e scoperta in Harry Potter e E.T. l’Extra-Terrestre, dove diventa quasi sinonimo di magia, fino a momenti più intimi e contemplativi di The Fabelmans.

In “Mamma ho perso l’aereo”, la celesta pone le basi tonali del brano: poche note leggere bastano a evocare immediatamente il Natale, la nostalgia e lo sguardo infantile di Kevin sul mondo. È un suono che invita all’ascolto, crea un’atmosfera accogliente e prepara lo spettatore a una storia che, sotto la superficie comica, parla di solitudine e nostalgia. Quando entra il coro, la dolce melodia festiva prende forma. Un testo breve che in poche, semplici righe racchiude il tema del film:

Somewhere in my memory 
Christmas joys all around me 
Living in my memory 
All of the music, all of the magic 
All of the family, home here with me

“Somewhere in My Memory” è diventato un vero e proprio simbolo sonoro del Natale, capace di evocare emozioni profonde anche al di fuori del film. È la dimostrazione di come una grande colonna sonora possa superare il tempo, il contesto e persino la pellicola per cui è stata scritta, entrando a far parte dell’immaginario collettivo. In fondo, senza la musica di Williams, “Mamma ho perso l’aereo” sarebbe forse rimasto un film divertente; con essa, è diventato un classico eterno del Natale. Con ciò non ci resta che porgere a tutti voi un sentito augurio di buone feste!

Scritto da Beatrice Castoldi
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