A tu per tu con il rapper classe 2002, disponibile in radio e negli store digitali con il singolo “Come noi“
“Come noi” è il titolo del tuo nuovo singolo, che sapore ha per te?
«Fare uscire un nuovo singolo è sempre un emozione, questo è un pezzo che ho tenuto per molto nell’ombra e che non vedevo l’ora di far ascoltare a tutti».
Nel testo dici “non sono un personaggio ma tengo la parte, sai che spacco faccio rap a regola d’arte”. Cosa hai voluto raccontare?
«Partendo dal presupposto che questo è un pezzo dal linguaggio molto diretto ed esplicito (tipico del rap), la frase è volutamente provocatoria riferita a tutte quelle persone che si definiscono il meglio del meglio senza dimostrare effettivamente il proprio valore».
Cosa aggiungono le immagini del videoclip diretto da Tahir Hussain?
«Il video diretto da Tahir è un video estremamente d’impatto e dà senza alcun tipo di dubbio un valore aggiunto al pezzo».
Quando e come hai scoperto la tua passione per la musica rap?
«La mia passione per la musica è nata all’ età di undici anni. Scoprì il rap tramite MTV spit così mi appassionai subito al freestyle e alla scrittura… Da quel momento non ho mai smesso».
Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato il tuo percorso?
«Ho sempre ascoltato quasi esclusivamente rap italiano e solo ora sto iniziando ad affacciarmi su un panorama più internazionale e soprattuto non limitandomi solamente al rap sia come ascoltore che a livello pratico».
Tornando a “Come noi”, quali analogie e quali differenze ha per te questo inedito rispetto al tuo precedente album “Horror 404”?
«È un pezzo che abbraccia molto quel tipo di stile, vedo questo pezzo un po’ come se fosse una ghost track di Horror 404».
Come descriveresti il tuo rapporto con i social network?
«Non saprei… Non ti nascondo che i social sono diventati parte della mia vita e occupano gran parte del mio tempo ma vedo i social come una vetrina importante dato che grazie ad essi si può raggiungere in maniera più immediata un pubblico molto più vasto».
Con quale spirito ti affacci al mercato e come valuti l’attuale scena hip hop italiana?
«La scena rap italiana la vedo estremamente satura di prodotti visti e rivisti, vedo troppa gente uguale ad altra gente, troppe copie di copie, per questo attualmente sto cercando delle strade differenti non legate strettamente solo a questo genere».
Per concludere, dove desideri arrivare con la tua musica?
«Alle orecchie di tutti».
Nico Donvito
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