venerdì 11 Ottobre 2024

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Easy Funk: “La musica è tutt’oggi portavoce di messaggi importanti” – INTERVISTA

A tu per tu con il gruppo musicale pugliese, fuori con il nuovo inedito intitolato “Quello che vorrei

E’ in rotazione radiofonica dallo scorso 13 settembre “Quello che vorrei”, il nuovo singolo degli Easy Funk, band musicale originaria di Mola di Bari composta da: Zekka, Meta, Gia Young, Leontino Gobest e, come accaduto anche per questo brano, arricchita dalla presenza di  Savina Vitobello, in arte Sabreetha. Un brano che, con un sound elettro funk, denuncia le attuali condizioni climatiche, tema peraltro molto caro e molto enfatizzato dai media negli ultimi tempi grazie alla giovane Greta Thunberg, trattando in musica le tematiche del surriscaldamento globale, dell’inquinamento, dell’inciviltà, della guerra per l’oro nero e dell’oppressione operata dai poteri regnanti quali la politica e la religione. Approfondiamo la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, partiamo dal vostro nuovo singolo “Quello che vorrei”, cosa rappresenta per voi?

«”Quello che vorrei” rappresenta per noi uno dei brani più importanti della nostra carriera perché affronta temi molto delicati e che ci stanno particolarmente a cuore, quali il surriscaldamento globale, l’inquinamento, l’inciviltà, la guerra per l’oro nero e l’oppressione operata dai poteri regnanti quali politica e religione».

A livello di tematiche il brano offre una sorta di riflessione-denuncia sulle attuali condizioni climatiche. Pensate che la musica, così come è accaduto spesso in passato, riesca ancora oggi a farsi portavoce di messaggi importanti?

«La musica è tutt’oggi portavoce di messaggi molto importanti essendo uno dei mezzi di comunicazione più efficaci ma pensiamo che in percentuale massima gli interessi dell’ascoltatore medio si siano canalizzati su cose molto più futili».

Dal punto di vista sonoro, invece, pensate di aver trovato la veste che vi rappresenta al meglio?

«Al momento pensiamo di averla trovata, ma siamo un gruppo in continua evoluzione quindi non escludiamo che in futuro cambi qualcosa, ciò che è certo che studieremo diversi modi per arricchire e migliorare il nostro background artistico e sonoro».

Cosa aggiungono le immagini del videoclip diretto da Leoluca Iacoviello?

«Le immagini del nostro regista narrano alla perfezione il concetto di “Quello che vorrei”, di conseguenza hanno aggiunto un fondamentale contributo per comunicare all’ascoltatore il nostro messaggio».

Facciamo un salto indietro nel tempo, come vi siete conosciuti e quando avete deciso di dare vita al vostro progetto musicale?

«Essendo compaesani e coetanei possiamo dire che ci conosciamo praticamente da sempre. Grazie ad amicizie in comune abbiamo iniziato a frequentarci e in seguito nel 2015 è nato il progetto Easy Funk con l’uscita del nostro primo singolo “Con noi”».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato il vostro percorso?

«Abbiamo ascoltato diversi generi musicali, dal Rap al Reggae, dal Rock al Funk ma abbiamo avuto una grossa influenza dalla musica elettronica e retrowave che hanno portato ad essere quello che è oggi il progetto “Easy Funk”».

Con quale spirito vi affacciate al mercato e come valutate l’attuale settore discografico?

«L’attuale settore discografico è molto complicato e difficile da conquistare in quanto saturo, ma ciò non toglie che il nostro spirito sia sempre positivo e fiducioso».

Quanto influisce la vostra terra, la Puglia, nelle vostre produzioni?

«La nostra terra influisce molto sul nostro stato d’animo e di conseguenza su tutto ciò che affrontiamo, dalla musica alla vita di tutti i giorni. La Puglia, come il resto del Sud Italia con le sue difficoltà, insegna fin da subito che le cose si guadagnano con fatica e sudore ma allo stesso tempo regala quelle emozioni e la grinta giusta per affrontare qualsiasi situazione a testa alta».

Per concludere, dove e a chi desiderate arrivare con la vostra musica?

«Come ogni artista che si rispetti desideriamo arrivare a più persone possibili, ma soprattutto desideriamo che la nostra musica non si fermi mai a prescindere da tutto e tutti».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.