giovedì 21 Novembre 2024

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Edoardo Bennato, quarant’anni di “Sono solo canzonette”

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Quarant’anni e non sentirli, un detto che ben si sposa con un lavoro che potremmo definire a dir poco storico. Stiamo parlando di “Sono solo canzonette”, il settimo disco in studio di Edoardo Bennato, rilasciato il primo aprile del 1980. Un vero e proprio concept album ispirato al noto personaggio di Peter Pan, creato dalla penna dello scrittore scozzese James Matthew Barrie.

Con l’uscita di questo progetto, il cantautore partenopeo diventa il primo artista al mondo ad aver pubblicato due progetti a distanza ravvicinata di soli quindici giorni rispetto al precedente disco “Uffa Uffa”, un primato che verrà eguagliato dodici anni dopo anche da Bruce Springsteen. “Sono solo canzonette” diventa il disco italiano più venduto dell’anno, secondo solo a “The Wall” dei Pink Floyd.

Come già accaduto nel ’77 con “Burattino senza fili”, progetto in cui ha ripercorso la storia di Pinocchio (tra cui ricordiamo la celebre “Il gatto e la volpe”), anche le tracce di questo album cercano di riassumere una serie di morali tipiche delle favole, adattandole al nostro quotidiano. Il risultato? Un disco illuminante, in cui l’artista si traveste da vari personaggi per raccontare se stesso, in quanto essere umano.

Ad impreziosire l’intero progetto, oltre alla celeberrima title-track, sono principalmente “L’isola che non c’è” e “Il rock di Capitano Uncino”, due canzoni che mettono in risalto quelle che possiamo considerare le anime più note di Bennato, vale a dire quella cantautorale e quella più rockeggiante. “Nel covo dei pirati”, “Rockoccodrillo”,Ma che sarà…“, “Dopo il liceo che potevo far e “Tutti insieme lo denunciam”, non fanno altro che impreziosire il racconto, rendendolo fluido ed omogeneo.

In tal senso, “Sono solo canzonette” è il manifesto di un movimento politico-culturale che non invecchia e non passa di moda col trascorrere del tempo. Motivetti spensierati e melodie più ricercate, fanno da tappeto alla poetica nuda e cruda di Edoardo Bennato, abile nel suo essere esplicito pur ricorrendo all’uso di metafore e di riferimenti estemporanei, fantasiosi ma mai banali, denunciando il malcostume, mettendo sullo stesso piano sia le vittime che i carnefici.

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Sono solo canzonette | Tracklist e stelline

  1. Ma che sarà…
    (Edoardo Bennato)
  2. Il rock di Capitan Uncino
    (Edoardo Bennato)
  3. Nel covo dei pirati
    (Edoardo Bennato)
  4. Dopo il liceo che potevo far
    (Edoardo Bennato)
  5. L’isola che non c’è
    (Edoardo Bennato)
  6. Rockoccodrillo
    (Edoardo Bennato)
  7. Tutti insieme lo denunciam
    (Edoardo Bennato)
  8. Sono solo canzonette
    (Edoardo Bennato)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.