Elisa live splende come un sole e una stella – RECENSIONE CONCERTO

Elisa

Elisa dal vivo a Milano col suo tour “Elisa Palasport Live 2025”: il resoconto live del concerto in scena il 10 novembre all’Unipol Forum di Assago. La recensione del concerto

Il tour nei palazzetti della di Elisa arriva all’Unipol Forum di Assago. Sul palco non ci sono grandi scenografie, solo qualche fiore gigante che sembra nascere dalle impalcature di legno, la band e le coriste.

La luce si spegne di botto e si parte con i due recenti “Dillo solo al buio” e “Sesso debole”, Elisa entra in scena con un abito bianco svolazzante, capelli sbarazzini e stivali arroganti. Vuole subito il contatto col pubblico, viene avanti, saluta Milano, sorride.

Poi in un attimo siamo nel ’97, la cantautrice imbraccia la chitarra e intona “Labyrinth”, uno dei suoi primi singoli. Ma quei quasi trent’anni non si sentono, nella scrittura e nell’energia, che anzi si moltiplica. Avanti così, saltellando fra canzoni più recenti ed altre non invecchiate affatto, come “Eppure sentire (un senso di te)” che apre il momento intimo del live. L’intensità è tanta, e fa sorridere che Elisa al termine della canzone chieda “come state?” quasi ad accertarsi che il pubblico sia sopravvissuto a quel momento così delicato.

Un omaggio a Leonard Cohen con “Hallelujah” e poi via, seduta al piano, ci canta “Promettimi” e “Anche fragile”. Si concede qualche virtuosismo vocale – d’altronde se non lei chi?- gioca col falsetto, non si risparmia, allontana il microfono e fa cantare la gente. Il piglio è proprio quello delle fuoriclasse, che non hanno bisogno di cambi d’abito e fuochi d’artificio, solo pezzi da 90 e via andare, uno dietro l’altro.

Generosa nella musica come nella vita, porta sul palco colleghi che stima: i produttori Charlie Charles e Dardust con cui canta “Se piovesse il tuo nome” (scritta per lei da Calcutta) e poi ecco arrivare Emma, amica con cui duetta sull’ultimo singolo “Brutta storia” e poi sulla sua “L’anima vola”. E vola sul serio, abbracciando fragilità, tenerezza e cavalcando la canzone con piglio rock.

Il tempo di riprendersi emotivamente non c’è perchè parte subito “Luce” e trema il cuore a sentire 15mila persone cantare all’unisono siamo nella stessa lacrima: rispecchiarsi nelle canzoni è catartico e di questi tempi sentirsi parte di “sola cosa” sembra ancora un miraggio.

Ci si prepara al finale sulle note de “Gli ostacoli del cuore” e poco prima della fine ecco salire Eros Ramazzotti con cui canta “Buona stella” brano scritto da Elisa per il nuovo album del cantante in uscita fra qualche giorno. E’ sinceramente emozionata quando dice “Eros mi ha portata in tour nel ’98” probabilmente ripensando ai sogni di quella ragazza che voleva cantare e riempire stadi e palasport.

Tutto giusto, quindi, finire con “A modo tuo”, perchè è proprio così che si tocca certi traguardi e si fa musica che resta: Elisa ha fatto tutto a modo suo, da quel primo album in inglese, alle sperimentazioni più indie, al pop, alla tv. A modo suo e con una voce inconfondibile, scusate se è poco.

Elisa, la scaletta del concerto di Milano (10 novembre)

  1. Dillo solo al buio
  2. Sesso debole
  3. Labyrinth
  4. Rainbow
  5. Broken
  6. Vivere tutte le vite
  7. Heaven out of hell
  8. Stay
  9. Eppure sentire (un senso di te)
  10. Hallelujah
  11. Promettimi
  12. Anche fragile
  13. Ti vorrei sollevare
  14. Medley:
  15. A tempo perso
  16. It is what it is
  17. cure me
  18. Le ali
  19. Ti chiamerò amore (con Charlie Charles)
  20. brano solo coriste
  21. Se piovesse il tuo nome (con Dardust)
  22. Seta
  23. Palla al centro
  24. Nonostante tutto
  25. No hero
  26. Brutta storia (con Emma)
  27. L’anima vola (con Emma)
  28. Luce
  29. Together
  30. Gli ostacoli del cuore
  31. Buona stella (con Eros Ramazzotti)
  32. A modo tuo
Scritto da Giulia Mutti
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