A tu per tu con la giovane artista milanese classe ’94, in uscita con il suo primo EP “Il tempo vola“
E’ cresciuta a pane e musica Elisa Sapienza, come si può percepire sin dal primo ascolto del suo disco di debutto, intitolato “Il tempo vola”, disponibile negli store a partire dal 7 giugno. All’interno di questo progetto sono contenute cinque tracce inedite dal sapore elettro pop, sonorità contemporanee che mettono in risalto la timbrica dell’artista, più una versione acustica del brano “Replay”. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Elisa, “Il tempo vola” è il titolo del tuo EP d’esordio, cosa rappresenta per te?
«“Il Tempo Vola” è una nuova strada di un percorso lunghissimo, iniziato tanto tempo fa quando ho incominciato a studiare musica e canto. Ho deciso di non sprecare più il mio tempo. “Il Tempo Vola” è il coraggio di chi non si arrende e sa attendere il momento giusto per dire: io ci sono!».
A livello di tematiche e di sonorità cosa hai voluto portare con te all’interno del bagaglio per questo tuo primo viaggio musicale?
«All’interno dell’EP ci sono cinque brani inediti e una versione acustica. Sono sonorità pop ed elettro pop accattivanti e dinamiche, perché mi piace dare una veste moderna a ciò che racconto. Sono cinque pezzi di me, comuni a tante persone.
Gran parte del lavoro l’ho fatto con uno tra i più grandi produttori musicali, Filadelfo Castro, una persona e un artista meraviglioso, al quale devo tanto, se non tutto, perché ha fatto un lavoro fantastico in questo EP. C’è una versione acustica del brano “Replay” arrangiata da Riccardo Delogu, talentuoso pianista, che come per magia ha trasformato un brano elettro pop in un’ intensa ballata romantica».
“Eccezionali” è il singolo scelto per anticipare questo lavoro, cosa racconta?
«”Eccezionali” è una valorizzazione della nostra generazione, a prescindere dall’età che si ha. Siamo eccezionali noi che viviamo questo tempo e lottiamo contro i pregiudizi di chi si reputa migliore. E’ un brano a cui tengo molto perché lo sento davvero mio».
Cosa avete voluto esprimere attraverso le immagini del videoclip ufficiale?
«Il videoclip di “Eccezionali” è stato girato all’interno del Tempio di Giove a Terracina (LT) un luogo già di per sé eccezionale per la bellezza del panorama che offre. Nel video unisco i punti più suggestivi del Tempio con un filo rosso: metafora che l’eccezionalità delle cose risiede proprio nei gesti più semplici che rendono unici i momenti più belli della nostra vita. La regia è di Vittorio Sinceri, che è giovanissimo e molto bravo, e coordina una squadra di ragazzi bravissimi la Express Production».
Che ruolo ha la musica nella tua vita?
«La musica è il motore delle mie giornate, vivo di musica ventiquattro ore al giorno, lavorando, tra l’altro, come insegnante di canto in una scuola di musica in cui ci sono grandi professionisti di questo settore».
Quali ascolti hanno accompagnato e ispirato il tuo percorso?
«Mi sono sempre nutrita di musica, ci sono tanti artisti che hanno lasciato un segno indelebile dentro di me. Amo il cantautorato italiano, quindi Bersani, ma anche interpreti e autrici pazzesche come Elisa, Arisa. E poi ho un’adorazione particolare per Lady Gaga, che secondo me è un’artista geniale e moderna come non ce ne sono mai state».
Con quale spirito ti affacci al mercato e come valuti il livello generale dall’attuale settore discografico?
«Per tanto tempo ho aspettato a pubblicare qualcosa di mio per paura. Ora ho trovato finalmente il coraggio e sono curiosa ed emozionata. Ho tanta voglia di crescere e conoscere sempre di più questo mondo».
Studi musica sin da bambina e, nonostante i tuoi venticinque anni, hai collezionato esperienze importanti. Che significato attribuisci alla parola “gavetta”?
«E’ fondamentale. Non amo le scorciatoie, so che la strada è lunga e difficile. E’ un percorso ad ostacoli, ma sono pronta ad affrontarlo e a crescere sempre di più. E poi ho una grande e bellissima compagnia di viaggio: la musica».
Dove desideri arrivare con la tua voce?
«Desidero arrivare a più persone possibili, non ho ambizioni particolari. Vivo di sogni da raggiungere e spero che strada facendo ci siano sempre più persone accanto a me con cui condividerne la realizzazione».
Per concludere, quale messaggio ti piacerebbe trasmettere a chi ascolterà “Il tempo vola”?
«“Il Tempo Vola” è anche un’esortazione, per non sprecare il tempo e le opportunità che la vita ci mette davanti. Ogni incontro, ogni persona, ogni momento che viviamo può essere prezioso solo se noi sappiamo davvero valorizzarlo».
© foto di Simone Malatesta
Nico Donvito
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