giovedì 12 Dicembre 2024

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Emma dopo Sanremo non si ferma più “Sono ritornata me stessa”

A Sanremo 2024 ha cantato “Apnea”, un brano che la ha presentata sotto un’altra veste forse ancora più matura, Emma ha cantato l’amore di due persone che nonostante sappiano di non poter stare insieme sono attratte reciprocamente, un testo forte e denso di significati che forse ha pagato per la deriva dance che ha premiato altri brani. Dopo il Festival il feat con Fabri Fibra per la riedizione di “In Italia” e contestualmente la preparazione del nuovo tour che la vedrà esibirsi in diverse città italiane. Intervistata da “Radio Italia Solo Musica Italiana” la cantante ha dichiarato di “essere tornata Emma” di seguito un sunto dell’intervista così come riportata dal sito web dell’emittente :

Ti sei divertita molto a Sanremo. Facciamo un bilancio?

“È andato benissimo, si è visto che mi sono divertita tantissimo. Credo di aver portato un grande pezzo e di essermela goduta al 100%. L’affetto delle persone è stato fondamentale, mi svegliavo tutte le mattine con il coro della gente sotto la stanza. Io ero contenta, gli altri ospiti un po’ meno! Mi arrivavano delle minacce telefoniche… (scherza, ndr)”

Questo pezzo prosegue il cambiamento che hai intrapreso con l’ultimo album.

‘Apnea’ è un po’ il riassunto di ‘Souvenir’ ed è il gancio che mi ha portato a scrivere la seconda parte del viaggio. Quando succedono queste magie, bisogna cavalcarle. Non ho accusato stanchezza o stress nel dopo Sanremo, anzi! Sono io che sto già stressando i produttori, sono già entrata in studio per creare.

Sei pronta al tour?

“Adesso ci tocca un nuovo giro, non vedo l’ora di partire. Questa estate toccheremo i festival di tutta Italia, e poi arriveranno i palazzetti.

Souvenir è il tuo primo album che ha toccato i 100 milioni di stream, un traguardo stratosferico.

“È stato un lavoro lungo, duro, pieno di sacrifici, ma ho la sensazione di poter dire che tutto quello che ho oggi è merito mio. Questo disco mi ha ridato il coraggio e la voglia per fare davvero questo mestiere: sono ritornata Emma, sono un animale da studio. Ci starei chiusa tutto il giorno, nella mia testa ho già in mente un nuovo disco. Mi sto godendo questo mestiere che, per me, è fatto anche di silenzi e di attese. La gente non è più abituata ad aspettare, ma per un bel lavoro serve tempo: se arrivi a un certo status mentale, poi non scendi più. È un lavoro che noi artisti dobbiamo fare su noi stessi, mettere delle basi solide per non essere dei fuscelli al vento.

Si vede che c’è l’anima nei tuoi lavori, c’è Emma, unita al lavoro dei tuoi produttori e degli autori.

Gli autori sono importantissimi, perché co-scrivere è una cosa meravigliosa: ti aiutano a tirare fuori delle cose che non pensi di avere. Io sono una che tende sempre a fare il lavoro di squadra, non sono una ego-riferita, mi piace ringraziare tutte le persone che mi aiutano a raggiungere gli obiettivi e i sogni.

Quest’anno il FantaSanremo non è andato benissimo come la volta precedente…

Io ho fatto sempre il mio FantaSanremo con stile, ma non deve diventare un circo. Anch’io ero in gara e avevo delle responsabilità, perché sono un’artista. Quindi scusate, ma mi dovevo concentrare su un momento importante della mia carriera. È giusto lasciare spazio anche gli altri, ma ho fatto il mio con classe ed eleganza.

La scaletta dei prossimi concerti ripercorrerà quella dell’ultimo tour In Da club?

Non ci ho ancora pensato ma dico già di no, non mi piace replicarmi e ripetermi. Ci sarà sicuramente una scaletta ad hoc, fresca ed estiva, per i festival. Poi ci sarà un altro show per il tour In Da Town. Spero di vedere sempre un mare di gente, sarà comunque una bella scaletta.

Non è poco tornare nei palazzetti…

Io amo spaziare. Mi sono divertita nei club, mi divertirò nei festival e mi divertirò anche nei palazzetti. Poi chi lo sa… Penso che la cosa bella, di tutto quello che ho costruito, sia uno stato così alto di coerenza e libertà che posso permettermi di fare un po’ come mi pare. Ho lavorato tanto per essere un’artista soprattutto libera. Ho fatto scelte che sembravano azzardate, ma giuste e coerenti con il mio percorso. È bello non essere legati a nessun fattore o giudizio: tutto quello che potevo dimostrare, credo di averlo dimostrato. Ora è il momento del divertimento, anche se doveva arrivare a 20 anni. Io ora mi voglio divertire, l’importante è essere contenti di quello che si sta facendo. Il pubblico avverte e assorbe molto l’energia, è uno scambio con l’artista. Per me una persona che sceglie di vedermi in concerto ha un valore enorme, sarei amareggiata di non essere al 100% sul palco.

Di recente, hai anche regalato un biglietto a una fan che non poteva permetterselo.

“Questa cosa è diventata pubblica, perché la signora mi ha scritto pubblicamente sui social. Ma molto spesso mi è capitato di prendere le persone dal portone sul retro e buttarle dentro i club. Anch’io, da ragazzina, non avevo i soldi per vedere il mio artista preferito e scavalcavo il muretto per vederlo. Sono stata giovane anch’io e so che non sempre si hanno le possibilità economiche.

Cos’hai fatto a Londra?

Sono stata invitata a vedere lo show di JW Anderson. Ero l’unica italiana, mi sono sentita molto onorata. Poi ho girato un paio di locali a Londra, ma non ho ballato!

Hai preso qualche influenza musicale da questo viaggio?

In questo momento, secondo me, le influenze più forti arrivano dai giovani dall’Italia. Siamo sempre un po’ esterofili, ma penso che in questo momento in Italia ci sia una grandissima influenza musicale. Sto ascoltando tantissima musica italiana.

Nella serata delle cover, a Sanremo, hai portato delle canzoni di Tiziano Ferro che sono storia della nostra musica. L’hai sentito dopo l’omaggio con Bresh?

Sì, era contento ed emozionatissimo. Non si usa mai omaggiare gli artisti contemporanei che sono sulla scena, come Tiziano. Io invece volevo rendere omaggio a un artista che è molto vicino alla mia generazione, ma anche a quelle che sono venute dopo; volevo fare anche un grande omaggio al pop, un genere che lui ha influenzato. Poi, Tiziano è un grande amico e una persona cara. Io e Bresh abbiamo provato tanto, perché volevamo fare del nostro meglio e credo si sia visto.

Prima di questa estate, a maggio, c’è anche l’appuntamento con “Una Nessuna Centomila in Arena”.

Sì, all’Arena di Verona. Consolidiamo questo appuntamento musicale molto bello, che poi va ad aiutare concretamente le associazioni e le donne che hanno bisogno. C’è un cast da favola!

Venerdì è uscito “In Italia 2024”, una nuova versione del successo di Fabri Fibra a cui hai partecipato.

Per me è stato un onore essere chiamata da Fabri Fibra. È un pezzo storico che, a distanza di un bel po’ di anni, rimane attuale per i temi trattati. Sono contenta di far parte di questo pezzo.

Fabri Fibra ha detto: “Ci voleva qualcuno che potesse ricantare quel ritornello epico ed Emma è stata all’altezza del ruolo”.

Avere la stiamo di determinati artisti, apparentemente lontani dal mio mondo, è fondamentale. Quando un artista ha stima per te, ma quella vera, vale più di qualsiasi riconoscimento.