venerdì 22 Novembre 2024

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Endi, quando il rap è vivo – Intervista

Oggi questa rubrica si sposta per la seconda volta nel mondo dell’hip hop, stavolta però muovendosi verso nord dove si trova il milanese Enrico Petillo, in arte Endi, giovane e bravo rapper che ha già pubblicato alcuni dischi e che nel nuovo ha deciso di collaborare con alcuni grandi nomi della scena italiana. Siamo andati a sentire cosa ha da raccontarci.

D: Ciao! Raccontaci un po’ di te e di come è nata la tua carriera.

R: Mi appassiono alla cultura hip hop a 15 anni, iniziando con le tag (i graffiti ndr) da cui nasce il mio pseudonimo. Successivamente inizio con le prime rime e nel 2008 realizzo il mio primo album a cui poi seguo un web album nel 2011 e nel 2012 Gelido, un singolo che viene molto apprezzato dalla critica, e nel 2015 esce ancora un altro disco.

D: Come sono nate le scelte dei duetti?

R: Ho coinvolto artisti di cui io stesso sono fan, è stata una scelta precisa, non son messi a caso. Li ho contattati personalmente uno ad uno e son stati tutti molto professionali. Quando si decide in un disco di collaborare bisogna curare bene i featuring. L’album è qualcosa di vero, nasce dai miei stati d’animo, è un mix di atmosfere e contenuti. Ci son pezzi più profondi e pezzi più arrabbiati.

D: Qual è il tuo pezzo che più spiega chi sei?

Senza dubbio “Gelido” che è coerente col mio percorso musicale e con quel che sono.

D: Cosa pensi del rap oggi in Italia?

R: Il rap ormai in Italia è ovunque, è arrivato pure a Sanremo. È bello perché non ha limiti, è in continua evoluzione.

D: Cosa rappresenta per te la cultura hip hop?

R: Principalmente porta dei valori importanti come il rispetto, la pace e l’integrazione.  Sono i messaggi che arrivano dal profondo e che ci son sempre stati. Purtroppo però i ragazzini di oggi che ascoltano questa musica non han voglia di scavare a fondo, con l’arrivo dei social si vive tutto in terza persona.

D: Cosa pensi dei talent show?

R: È buono che ci siano ma è anche una cosa negativa, bisogna mettere in dubbio sempre quello che si vede e scoprire il vero mondo che c’è di fuori.

D: Quale canzone della storia della musica italiana avresti voluto scrivere?

R: “Il Riccardo” di Giorgio Gaber ma va bene qualsiasi sua canzone, il suo modo di comunicare assomiglia al mio

D: Che consiglio daresti ad un emergente come te?

R: Se si vuole fare questo bisogna sbattersi molto, non mollare mai e darci sempre dentro. Inoltre bisogna sempre stare attenti alle persone che ci circondano, evitare tutti i vari sciacalli ed essere sicuri di quello che si fa, essere i primi a comprendere i messaggi.

Il 3 aprile 2017 è uscito il nuovo singolo di Endi, “Musica cattiva”, featuring Nerone e The Bass Department che anticipa il nuovo album, “Sognando ancora”, in uscita a maggio. Qui trovate il link del videoclip del nuovo brano.