venerdì 22 Novembre 2024

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Enemies: “Difendiamo l’originalità in ogni suo singolo dettaglio” – INTERVISTA

A tu per tu con il duo di producer, in uscita per Honiro Label con la colonna sonora del film “La Belva

E’ disponibile a partire dallo scorso 27 novembre la colonna sonora dell’action film “La Belva, disponibile in esclusiva su Netflix, un lungometraggio impreziosito dalla colonna sonora composta dagli Enemies, duo composto dai producer Yoshimitsu e Manusso. Approfondiamo la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo della colonna sonora del film “La Belva” da voi composta per Honiro Label. Come nasce questo progetto e l’incontro con il regista Ludovico Di Martino?

«In realtà la collaborazione tra noi ed il regista nasce dalla grande amicizia e stima tra Matteo “Yoshimitsu” e Ludovico, il quale alla prima occasione per il grande schermo ha scelto di collaborare con noi dopo aver condiviso un bellissimo lavoro sulla terza stagione della serie Skam».

La title-track è impreziosita dalla presenza di Mostro, con cui avevate già collaborato, com’è nato questo pezzo?

«Con Mostro collaboriamo sin dagli inizi, abbiamo condiviso tanto insieme e molto spesso ci capita di fargli sentire anche lavori non riguardanti la sua musica per avere da lui uno scambio di pareri, in questo caso però è nato dal regista Ludovico, il quale amico e fan di Mostro dopo aver girato il videoclip Nicotina ha pensato che il personaggio tormentato del protagonista Leonida si sposasse con la scrittura di Mostro».

Cosa vi affascina di preciso del connubio tra cinema e musica?

«Sicuramente il fatto che, a differenza della discografia, mettersi davanti ad un immagine e doverla raccontare è come ritrovarsi ogni volta davanti ad una tavolozza bianca, poter tradurre le emozioni in note non è affatto semplice, ma quando questo connubio avviene e si riesce a trovare la chiave per legarle la sensazione è impagabile».

Enemies La Belva

Facciamo un breve salto indietro nel tempo, come vi siete conosciuti e quando avete deciso di lavorare insieme?

«Ci siamo conosciuti tramite il fratello maggiore di Mostro, con il quale Manusso è amico dai tempi della scuola, siamo entrambi persone molto legate al mondo della musica per diversi motivi familiari e penso che sia stato proprio questa passione condivisa che ci ha fatto legare sin dall’inizio. Poter trovare qualcuno con cui condividere aspetti a volte molto complessi e noiosi del nostro lavoro non è facile e quando abbiamo visto che l’uno finiva le frasi dell’altro abbiamo pensato che forse quattro mani erano meglio di due, del resto la musica è condivisione di emozioni».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato i vostri rispettivi percorsi?

«Veniamo entrambi dal mondo della chitarra che tutt’oggi continuiamo rispettivamente a coltivare, Yoshimitsu ha iniziato dalla chitarra classica per poi passare al mondo del Metal e del Punk, Manusso viene dalla chitarra elettrica Rock Blues per poi passare a sonorità House/Edm ,ci siamo approcciati solo più tardi al mondo dell’hip hop, ad esempio Yoshimitsu con il disco “La Nave Fantasma”. In generale siamo due grandi amanti della musica e non abbiamo paura di spaziare in nuovi generi».

Avete lavorato con un diversi artisti, ma quali sono i feat. che vi piacerebbe realizzare in futuro?

«Siamo in un momento storico sicuramente molto vario dal punto di vista musicale, tra i giovani ci farebbe piacere lavorare con Francesca Michielin, Salmo, però certo siamo anche molto legati ad artisti che sin da bambini hanno contaminato la nostra crescita musicale tra i quali Cesare Cremonini, Antonello Venditti ed Elisa».

Per concludere, quali sono gli elementi e le caratteristiche che vi rendono più orgogliosi delle vostre produzioni?

«Abbiamo sempre cercato di crearci uno nostro sound sin dai primi tempi, in questi tempi dove la musica è contaminata e molto spesso copia-incollata, noi abbiamo sempre difeso l’originalità anche del singolo elemento come un pianoforte o una cassa. La continua ricerca nel dettaglio, le ore passate a perfezionarci sono sicuramente state ripagate da una crescita costante che noi stessi notiamo ascoltando le nostre produzioni passate».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.