Etta e 99 Posse insieme nel singolo “Curre curre guagliò”

Etta 99 Posse

Tempo di nuova musica per Etta e i 99 Posse, che collaborano insieme nel singolo “Curre curre guagliò”, fuori da venerdì 25 aprile

Etta pubblica Curre curre guagliò” insieme ai 99 Posse, rifacimento del loro brano-manifesto (B Music Records – ADA Music Italy – Warner Music Group). La produzione, firmata da V_Rus, ha dato vita a una rilettura in chiave rock/nu metal al brano originale. Il singolo sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 25 aprile, una data che non è affatto casuale.

Pubblicato per la prima volta nel 1993, “Curre curre guagliò” è diventato subito simbolo di ribellione, identità e coscienza collettiva. In un’Italia attraversata da tensioni sociali, lotte studentesche e fermento politico, il brano era il suono della resistenza, una voce che arrivava dalle periferie, dai margini, dove la voglia di cambiare le cose era più forte della paura.

Oggi, più di trent’anni dopo, in un’epoca anestetizzata dal rumore costante, dalla superficialità dei contenuti e dall’individualismo dilagante, questo grido ha ancora più senso.

A proposito di questa uscita, Etta racconta: «Fare musica, per me, non è mai stato solo intrattenimento. È un atto culturale e umano. È uno strumento per smuovere le coscienze, per farci sentire vivi, presenti, responsabili. In un momento storico in cui tutto sembra correre verso il disastro, abbiamo bisogno di svegliarci. E l’arte può ancora farlo. La collaborazione con i 99 Posse è stata non solo un onore, ma una tappa fondamentale di questo percorso. Loro hanno aperto la strada, hanno acceso la miccia. Io sento la responsabilità di continuare a farla bruciare. Questo progetto è anche un gesto di gratitudine verso chi ha avuto il coraggio di parlare in modo chiaro quando non era comodo farlo. La vera lotta, oggi, non è tanto politica quanto culturale. È nella testa, nel linguaggio, nei simboli. È lì che dobbiamo tornare a combattere. Perché finché la cultura resta addormentata, anche la coscienza collettiva non si muove. E allora sì, curre curre guagliò: ma non per scappare. Per svegliarsi».

Scritto da Redazione RM