Eurovision 2025, per la Norvegia Kyle Alessandro

Eurovision 2025 Norvegia

Eurovision Song Contest 2025 si avvicina, dal 13 al 17 maggio a Basilea. Kyle Alessandra trionfa e rappresenterà la Norvegia

Si avvicina l’Eurovision 2025 e Kyle Alessandro con il brano “Lighter” ha vinto la selezione nazionale per rappresentare la Norvegia alla kermesse canora europea. Nove artisti si sono sfidati nella competizione musicale nazionale organizzata dalla tv norvegese NRK (Il Melodi grand prix), valida per designare il proprio rappresentante all’Eurovision Song Contest 2025.

Questo l’elenco dei partecipanti:

  • Tone Damli – “Last Song”
  • Sondrey – “Vagabond”
  • Nora Jabri – “Sulale”
  • Wig Wam – “Human Fire”
  • LLL – “Parasite”
  • Kyle Alessandro – “Lighter”
  • Nataleen – “The Game”
  • Ladybug – “Hot as Hell in Paradise”
  • Bobbysocks – “Joyful”

A decidere il risultato finale un mix tra giurie internazionali (valevoli per il 40% del risultato finale) ed il televoto (che ha determinato il restante 60%). La Norvegia si esibirà nella prima semifinale e sarà quindi votabile dall’Italia.

Il brano è molto standard e creato appositamente per funzionare all’Eurovision. Un brano pop, ben coreografato e impacchettato perfettamente per avere un forte impatto televisivo.

Kyle Alessandro ha iniziato ad avere con la musica sin da piccolo. I suoi generi spaziano molto: affascinato da cultura e musiche tipiche del sud America nonché del Giappone, ed ovviamente del suo paese, la Norvegia. La canzone è ispirata e dedicata dalla lotta che sua madre ha dovuto affrontare, quella contro il cancro.

Eurovision 2025, la Norvegia ha scelto ma…

La Norvegia ha debuttato nel contest nel 1960, vincendolo tre volte:  nel 1985 con le Bobbysocks (in gara anche quest’anno per tornare all’Eurovision) e la loro La det swinge, nel 1995 con il pezzo quasi esclusivamente strumentale Nocturne eseguito dal duo Secret Garden, e nel 2009 con Alexander Rybak e il brano Fairytale“. Quest’ultimo una delle icone della storia dell’Eurovision.

Scritto da Giovanni Saracino
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