A tu per tu con il cantautore milanese, in uscita con il suo nuovo singolo intitolato “Fuochi d’artificio“
Tempo di nuova musica per Fabio Ingrosso, che ha da poco rilasciato il brano “Fuochi d’artificio”, disponibile a partire dallo scorso 8 gennaio. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Fabio, benvenuto. Partiamo dal tuo nuovo singolo “Fuochi d’artificio”, cosa racconta?
«Per ogni mio brano parto dal mio vissuto e questo brano non fa eccezione. “Fuochi d’artificio” è una fotografia nuda e cruda di un momento preciso: Una storia importante finita da pochi giorni e il mondo intero che festeggia l’arrivo del nuovo anno. Sono alla festa di capodanno, c’è gente che balla, salta e brinda ma io resto nella mia testa a cercare di dare un senso a quella rottura. Il mondo ai miei occhi rallenta fino a percepire la realtà in slow motion. Sono molto fiero di questo pezzo perché è come se fossi riuscito a raccontare due mondi in una canzone sola, quello esteriore e quello interiore».
C’è una frase che, secondo te, rappresenta e sintetizza al meglio il significato di questa canzone?
«Sicuramente la frase che chiude il ritornello… “L’inizio che inizia senza te”».
A livello musicale, che tipo di sonorità hai voluto abbracciare?
«Un sound che fosse un mix tra gli “Imagine Dragons” e i “Florence and the Machines”».
Dal punto di vista narrativo, cosa aggiungono le immagini del videoclip diretto da Jacopo Boscaini e Johnny Carrano?
«Hanno dato un apporto importantissimo curando le immagini in maniera straordinaria. Le esplosione sono talmente belle che molti pensano siano immagini ricreate a computer ma sono riprese vere e proprie. Vorrei anche aggiungere che senza la direzione artistica di Marco Bebbu non saremmo mai riusciti a raggiungere un risultato così sorprendente. È stato un ottimo lavoro di squadra».
Quando e come ti sei avvicinato alla musica?
«Sono sincero non riesco a definire un momento esatto. So solo che è da sempre una costante nella mia vita. Anche quando anni fa mi sono sentito tradito dalla musica e mi sono voluto allontanare iniziando a lavorare come speaker. Neanche a farlo apposta come primo lavoro sono diventato voce ufficiale MTV Italia dove tutti sanno che la M sta per musica».
Come si è evoluto il tuo mestiere nel tempo e quali skills pensi di aver acquisito in questi anni di attività?
«Negli anni ho lavorato tantissimo su me stesso, cercando di migliorarmi come autore e artista in generale. Continuo il mio viaggio a testa bassa sapendo che non si smette mai di imparare. La cosa che più è palese ai miei occhi è che sono decisamente più consapevole e sicuro di me stesso».
Cosa ti ha lasciato la recente esperienza di “All together now”?
«Non è stata una passeggiata soprattutto all’inizio ma dalla prima stagione ad oggi posso dire di essere cresciuto sia umanamente che artisticamente. Ho rincontrato JAx dopo quasi 15 anni dalla nostra collaborazione (ho cantato “Due su due” nel disco Domani Smetto) e ho conosciuto Michelle, una donna dolcissima oltre ad essere una professionista impressionante. Poi diciamola tutta, non succede tutti i giorni di essere in un programma diretto dal grande Roberto Cenci. Mi reputo molto fortunato».
“Fuochi d’artificio” anticipa l’uscita di un tuo EP previsto per la prossima primavera, cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?
«Sicuramente musica ispirata che mi rappresenta al 100% e parole che non si nascondono dietro frasi retoriche e figure poetiche».
Per concludere, a chi si rivolge oggi la tua musica e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?
«Si rivolge a chiunque abbia voglia di ascoltare e chi ancora è capace di lasciarsi trasportare dalle parole talmente tanto da emozionarsi. Faccio musica senza pensare ad un fine o ai numeri, per fortuna non sento più quella pressione. Finalmente posso dire di fare musica in maniera libera ed è una cosa meravigliosa».
Nico Donvito
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