venerdì 22 Novembre 2024

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Federico Baroni: “Jackpot? Spensierato, positivo e carico di good vibes” – INTERVISTA

A tu per tu con il cantautore romagnolo, in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo intitolato “Jackpot

A due anni di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Federico Baroni per parlare di “Jackpot”, inedito che segna il suo ritorno discografico dopo la pubblicazione dell’album Non pensarci e che anticipa l’uscita di una serie di singoli che faranno parte del suo nuovo progetto.

Ciao Federico, bentrovato. Partiamo da “Jackpot”, come si è sviluppato il processo creativo di questo pezzo?

«Si tratta di un brano molto spensierato, positivo, carico di good vibes. Volevo ripartire dalle stesse suggestioni del primo disco, aggiungendo un sound comunque nuovo, che si avvicina al concept dell’album di prossima pubblicazione. “Jackpot” è nato insieme a Federico Secondomè, nel suo studio a Verona, con l’intenzione di portare un messaggio forte dopo il periodo difficile che abbiamo vissuto. Un invito a trovare una nostra individuale libertà, un modo per vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, ritrovando la felicità nelle piccole cose, negli affetti e non in cose superficiali».

In occasione del lancio di questo pezzo è stato realizzato il primo double vertical music video al mondo, qualcosa in più di un semplice videoclip, ma una vera e propria esperienza percettiva che permette di seguire in contemporanea due storie connesse tra loro. Com’è nata questa idea?

«Questa idea non era mai stata realizzata prima, abbiamo voluto puntare molto sull’immaginario visivo che, al giorno d’oggi, con i social è fondamentale, cercando di trovare comunque qualcosa di nuovo. L’idea è nata ancora prima del brano, alla base c’era il desiderio di creare due video collegati ma separati. Il messaggio di condivisione di “Jackpot” si legava alla perfezione con questa iniziativa, così abbiamo deciso di girare questi due video in verticale, che possono essere visti in maniera individuale o in contemporanea».

Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgoglioso di questo tuo nuovo singolo?

«Dal punto di vista musicale, ringrazio tantissimo il producer Riccardo Scirè, che ha lavorato a tutto il disco, per cercare di dare una certa coerenza al sound. E’ riuscito a mantenere il mio tiro un po’ funky, creando un pezzo di grande impatto, realizzando un pezzo adatto per l’estate e, secondo me, assolutamente non scontato. Sono orgoglioso anche del video e dell’immaginario visivo che ho realizzato insieme a Matteo Di Gregorio, dalle grafiche alle immagini create da zero per l’occasione. Poi, ovviamente, siamo tutti super concenti di aver chiuso questo contratto con Warner, perchè si tratta davvero di un grande obiettivo. Infine, ma non meno importante, sono super fiero del team e delle persone che stanno lavorando con me a questo progetto».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.