venerdì, Marzo 29, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Ferragosto 2019: la playlist dei tormentoni dell’estate

La lista delle canzoni che compongono la colonna sonora di questa stagione estiva, con un occhio rivolto al presente ma anche ai tormentoni del passato

L’estate 2019, così come le due precedenti del 2017 e del 2018, sarà ricordata per l’ingente quantitativo di tormentoni, numericamente superiore rispetto alle annate passate. Ma cos’è un tormentone e, soprattutto, come lo si riconosce? L’immediatezza delle strofe, l’orecchiabilità dell’inciso, la ripetitività del testo e la melodia identificabile sin dal primo ascolto, sono solo alcuni degli elementi alla base di una potenziale hit estiva che, grazie alla sovraesposizione mediatica e al conseguente successo commerciale, si trasforma in un vero e proprio martellante pezzo da spiaggia.

Per scoprire le origini dei primi tormentoni è necessario fare un salto indietro nel tempo fino agli anni ’60, decennio caratterizzato dal boom economico e dal desiderio di rivalsa sociale tipico del dopoguerra. Ad accompagnare questo clima di rinascita è la musica, in grado di raccontare e fotografare un’epoca attraverso canzoni come: Tintarella di luna di MinaSaint Tropez Twist di Peppino di Capri, Sapore di sale di Gino Paoli, Il ballo del mattone” di Rita Pavone, “Abbronzatissima” di Edoardo Vianello e Azzurro di Adriano Celentano.

Con gli anni ’70 il mercato discografico italiano comincia a subire l’invasione di brani provenienti dall’estero, la disco music impazza nei jukebox, nelle radio e in tutte le manifestazioni canore estive, dal Festivalbar al Cantagiro, passando per Un disco per l’estate. Il made in Italy tiene duro grazie a canzoni come Pazza idea di Patty Pravo, E tu di Claudio Baglioni, Ti amo di Umberto Tozzi, Figli delle stelle di Alan Sorrenti e Splendido splendente di Donatella Rettore.

Proseguiamo a vele spiegate con gli anni ’80, un decennio fortemente influenzato da sonorità di stampo internazionale, gli artisti italiani soffrono un po’ ma riescono a mettere a segno alcune delle hit estive più celebri, apprezzate e canticchiate ancora oggi, come Un’estate al mare di Giuni Russo, Non sono una signora di Loredana Bertè, “Tropicana del Gruppo Italiano e L’estate sta finendo dei Righeira.

Gli anni ’90 riportano al centro dell’attenzione la melodia, gli interpreti e la rinascita del cantautorato, tra i pezzi estivi di maggior successo ricordiamo: Mare mare di Luca CarboniIl battito animale di RafHanno ucciso l’Uomo Ragno degli 883, “Bella” di Jovanotti, “Solo una volta (o tutta la vita) di Alex BrittiTroppo bella di Davide De Marinis  e “50 special dei Lunapop.

Proseguiamo il nostro viaggio con i primi tormentoni del nuovo millennio, tra le canzoni estive più gettonate degli anni ’00, segnaliamo: Vamos a bailar di Paola e Chiara, Tre parole di Valeria Rossi, www.mipiacitu dei Gazosa, L’aiuola di Gianluca GrignaniEstate” dei Negramaro, “Bruci la cittàdi Irene GrandiNon vivo più senza te di Biagio Antonacci, Tranne te di Fabri FibraP.E.S. dei Club Dogo con Giuliano Palma, Roma-Bangkok di Baby K e Giusy FerreriVorrei ma non posto di J-Ax e FedezTutto per una ragione di Benji & Fede con Annalisa, Tra le granite e le granate di Francesco GabbaniRiccione dei Thegiornalisti e “L’esercito del sefie di Takagi & Ketra con Arisa e Lorenzo Fragola.

Terminato questo viaggio nel passato, torniamo al presente con l’elenco delle canzoni che ci stanno accompagnando nelle ultime settimane e che rappresentano la colonna sonora di questa estate 2019.

Ferragosto 2019 | La Playlist

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.
Nico Donvito
Nico Donvito
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.