venerdì 22 Novembre 2024

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Festa della Musica, gli aforismi più belli degli artisti italiani

Le frasi più interessanti degli artisti italiani per onorare al meglio questo annuale appuntamento

Nel giorno del solstizio d’estate si celebra in gran parte del mondo la Festa della Musica, una delle forme d’espressione dell’arte più amate e apprezzate. Noi di RecensiamoMusica contribuiamo, nel nostro piccolo, a divulgarne bellezza e contenuti, per far sì che le emozioni non smettano mai di suonare. Quest’anno, in Italia, si festeggia per il venticinquesimo anno consecutivo l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, coordinata dall’AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica).

Anziché proporvi la solita playlist, in occasione di questo 21 giugno, abbiamo pensato di raccogliere alcune dichiarazioni degli artisti italiani più importanti, veri e propri aforismi che descrivono con le parole il senso profondo della musica, la valenza che possiede nella vita di tutti noi, oltre che l’enorme potere che è in grado di sprigionare, trasmettendone l’idea e il ruolo che ricopre sia in ambito sociale che in quello artistico.

Festa della Musica | Aforismi

«Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica».
(Luciano Pavarotti – tenore)

«La melodia e l’armonia non devono essere che mezzi nella mano dell’artista per fare della Musica, e se verrà un giorno in cui non si parlerà più né di melodia né di armonia né di scuole tedesche, italiane, né di passato né di avvenire ecc. ecc. ecc. allora forse comincierà il regno dell’arte».
(Giuseppe Verdi – compositore)

«La musica, bella o brutta, seria o ignorante, santa o puttana, è lunga. E non ti abbandona. È il rumore dell’anima. E ti si attacca alla pelle e al cuore per non lasciarti più».
(Mina – cantante)

«La musica è un’architettura senza edificio».
(Claudio Baglioni – cantautore)

«La musica è come l’amore, è un divertimento, quando si complica, invece, diventa un tormento, e dal piacere allora subentra la noia».
(Lucio Battisti – cantante e musicista)

«La musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme».
(Ezio Bosso – pianista)

«La canzone è una vecchia fidanzata con cui passerei ancora molto volentieri buona parte della mia vita, sempre e soltanto nel caso di essere ben accetto».
(Fabrizio De André – cantautore)

«Cerco di capire il testo che è dentro la musica, ho sempre fatto così».
(Mogol – paroliere)

«Nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata».
(Ennio Morricone – compositore)

«La musica è un po’ come un origami. Se lo spieghi, è solo un foglio».
(Caparezza – cantautore)

«Io cerco di scrivere canzoni ispirandomi ai discorsi che si possono fare sui tram, in mezzo alla gente, dove ti rendi subito conto dell’andazzo sociale. Non voglio dare insegnamenti, voglio soltanto fare il cronista».
(Rino Gaetano – cantautore)

«Cosa voglio io dalla mia musica? Che faccia un discorso, che abbia delle tensioni interne, che sia temporale, non statica. Ma soprattutto che esprima se stessa usando le mie energie come quelle di un suo umile manovale».
(Giovanni Allevi – pianista)

«Se prendi un compasso, lo metti al centro del mar dei Caraibi e tracci un cerchio trovi il cuore della musica».
(Zucchero – cantautore)

«C’è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c’è musica leggera talmente bella da diventare classica. Quando la musica è bella è bella e basta».
(Andrea Bocelli – tenore)

«La musica non è una velleità, è un impegno anche sociale, anche culturale. E mi piacerebbe che finalmente questa dottrina fosse assimilata e che questi giovani, per toglierli casomai dalla nullatenenza e dai rischi di questi internet possano essere accolti dalla musica. Fate in modo che la musica venga insegnata nelle scuole, sopratutto fra i bambinetti».
(Renato Zero – cantautore)

«Sicuramente la musica sta attraversando un periodo non facile ma credo anche che dobbiamo inventarci dei nuovi modi di fare musica, per ritornare ad essere parte integrante della vita delle persone; le persone devono avere la nostra musica perché ci credono e perché per loro rappresenta qualcosa».
(Arisa – cantante)

«Nelle mie canzoni ci metto i miei sentimenti, le mie solitudini, le cose che non so comunicare nemmeno ai miei cari. Quando scrivo, a volte mi metto a piangere. Mi è successo anche in pubblico, ma non mi sono vergognato. Mai vergognarsi della sincerità!».
(Tiziano Ferro – cantautore)

«Bisogna tornare alla musica che scatena emozioni forti. Basta col piattume del politically correct. Dobbiamo essere estremi».
(Morgan – cantautore)

«La musica è come una donna nuda, le metti il giubbotto di pelle e diventa rock, le metti il vestito da sposa e diventa romantica. Siamo tutti uniti dalla stessa musica».
(Gigi D’Alessio – cantautore)

«La musica non si fa ridendo e scherzando, ma lavorando sodo. Credo nell’autorità di convincere che la mia idea musicale non sia l’unica possibile, ma quella giusta in quel momento».
(Riccardo Muti – direttore d’orchestra)

«La musica mi rende un gigante, riesco a trascinare tutti, mi improvviso timoniere di un’immensa, affollatissima scialuppa. È un momento incredibile io sono felice di farne parte, perché quando tocchi il cuore alla gente sei ripagato con un affetto immenso».
(Vasco Rossi – cantautore)

«Penso da sempre che la musica sia una forma d’arte, libera e nuova, e non dovrebbe essere condizionata dalle mode, al massimo ispirata. Ecco, chi resiste alle mode ha già vinto».
(Paola Turci – cantautrice)

«A me fa stare bene l’idea che le mie canzoni siano fischiettate un po’ da tutti, non mi importa da chi o da quale ceto sociale, e ancora di più se sono suonate voce e chitarra».
(Luciano Ligabue – cantautore)

«La musica ha una fondamentale componente spirituale. Rende meno arida, meno egoista, meno violenta la società».
(Uto Ughi – violinista)

«Tutto questo mare di canzone d’arte ha bisogno non solo del momento spettacolare (palco, esibizione, riproduzione) ma anche di codificazione, interpretazione, inserimento esegetico nella cultura».
(Roberto Vecchioni – cantautore)

«Anche il silenzio è musica, e la musica, diceva Schopenhauer, unisce l’uomo a Dio. Non credo che Dio abbia dotato gli esseri umani di certi sensi per rinunciarvi».
(Carmen Consoli – cantautrice)

«La musica è il contrario dei talent show, dove per realizzare il sogno di uno si distruggono quelli di altri cento. È un gioco crudele, un’esecuzione di massa della speranza».
(Gino Paoli – cantautore)

«Per scrivere una canzone, bisogna avere sincerità espressiva ed essere delle antenne riceventi: riuscire a cogliere i segnali che la vita ci dà e decodificarli».
(Chope – paroliere)

«Mi piace che le persone prendano le canzoni e se le cantino, che siano intonati o stonati. Le canzoni sono di tutti. Poi è chiaro, se diventano famosi quelli che non sanno cantare c’è un problema in corso, ma la gente è giusto che canti, anche se non è intonata, la musica è fatta per essere felici, per divertirsi, piangere. La musica è di tutti».
(Laura Pausini – cantante)

«La musica per me è una grande passione, ma diventa un lavoro che ogni giorno devi fare sempre meglio».
(Eros Ramazzotti – cantautore)

«Le canzoni cambiano nella testa di chi le ha scritte, molto più velocemente che non nella testa di chi le ascolta».
(Francesco De Gregori – cantautore)

«La musica non tradisce. A differenza degli uomini».
(Loredana Bertè – cantante)

«Vivo fregandomene delle classifiche, del marketing e della discografia. Tanto i risultati arrivano quando non ci pensi proprio. La paranoia della classifica o del disco suonato in radio, la rincorsa agli umori e ai gusti di direttori artistici dei network… Basta! Ho vissuto in questo lavoro momenti belli e voglio continuare a viverli. Non sapendo che cosa vuole la gente io faccio quello che mi sento. Le nuove stagioni non mi fanno paura. Cerco di invecchiare con dignità, senza smettere di combattere, tirando fuori la grinta quando la sento».
(Pino Daniele – cantautore)

«La musica per me è molto visiva».
(Elisa – cantautrice)

«L’artista può aiutare a capire di vedere oltre le apparenze. E questo secondo me è già una ricerca, un passo che, ne sono certo, può orientare l’individuo verso la ricerca della fede».
(Riccardo Cocciante – cantautore)

«La musica è forma, il contenuto una conseguenza, casomai».
(Jovanotti – cantautore)

«La musica nasce dal silenzio. Riempie il vuoto. Richiama in superficie le sirene che, spaventate dalla tempesta e dalla burrasca notturna, si rifugiano sul fondo del mare, protette da infiniti cunicoli di corallo e sabbia».
(Cesare Cremonini – cantautore)

«Quella dell’interprete poteva essere la mia strada, ma io speravo nella musica, ci credevo e speravo che la musica credesse in me».
(Ermal Meta – cantautore)

«Io canto per tutti, la musica è un fatto universale. Mi interessa unicamente migliorare il livello degli spettacoli per le masse, che oggi hanno una più solida preparazione e cultura».
(Mino Reitano – cantante e musicista)

«La musica leggera è lo specchio più immediato e più reale di quello che è il Paese. Tutto il resto che noi vediamo è in genere una realtà filtrata dalla cultura, ma non è la realtà dei fatti. E’ la musica leggera, la musica popolare, la musica di protesta a rappresentare i sentimenti della gente».
(Paolo Limiti – paroliere)

«Il mio sogno è fatto della materia delle sensazioni più belle e profonde, il mio sogno si chiama musica».
(Anna Tatangelo – cantante)

«Io faccio musica per esprimere il mio punto di vista sulle cose, quindi non sento l’esigenza di dover trovare una formula per piacere per forza a qualcuno».
(Francesco Gabbani – cantautore)

«La musica salva davvero i ragazzi dalla criminalità, dalla prostituzione e dalla droga. Li ho visti, facendo musica insieme trovano se stessi. La musica è una terapia, una delle migliori terapie che esistano».
(Claudio Abbado – direttore d’orchestra)

«Noi non facciamo un disco chiedendo “cosa vorrà la gente”. Se oggi decidiamo di fare musica per vendere dei dischi, allora siamo dei coglioni».
(Manuel Agnelli – cantautore)

«E’ importante trasmettere e comunicare messaggi positivi, d’amore, anche nelle cose che si fanno. Almeno per me, è importante farlo: nella musica, come nella vita quotidiana, nel parlare con le persone. Soprattutto in un momento come questo, in cui credo che ci sia una gran bisogno di amore, di pace. Si devono trasmettere energie positive in un modo o nell’altro».
(Max Gazzè – cantautore)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.