venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Filippa Giordano e il suo album di cui l’Italia dovrebbe andare fiera

La cantante siciliana pubblica un album di prestigiosi duetti, tra amici e leggende della canzone

A un anno di distanza dalla piacevole chiacchierata (qui la nostra intervista), torniamo parlarvi di Filippa Giordano, artista che molti di voi ricorderanno per la sua doppia partecipazione al Festival di Sanremo, in gara tra le Nuove Proposte nel 1999 con “Un giorno in più” e tra le fila dei Campioni nel 2002 con “Amarti sì”, oltre ad essere stata una delle prime esponenti del crossover classico, genere che mescola la grande Opera al pop più leggero. La sua è una storia all’italiana che ci ha per più ragioni colpito, se da una parte esprime la bellezza di una voce tipicamente e melodicamente nostrana, dall’altra rasenta tutte le contraddizioni del nostro Paese.

«Dopo il mio ultimo Sanremo c’è stata una frattura con la Sugar di Caterina Caselli – ha raccontato l’artista ai nostri lettori – a volte è difficile, soprattutto quando firmi un contratto da giovane, trovare il modo migliore per andar via senza esserne danneggiati, l’unico modo per uscirne è stato quello di accettare un durissimo compromesso: non aver più potuto pubblicare dischi in Italia. Forse è stato un colpo di testa, ma non mi sono mai pentita di aver preso questa decisione, anche perché viaggiando ho conosciuto in Messico mio marito ed è nata la mia famiglia, poi mi sono concentrata su questa mia nuova carriera internazionale, ottenendo in cambio tante belle soddisfazioni. Il mio sogno nel cassetto rimane quello di rientrare, discograficamente parlando, anche nel mio Paese e avere l’opportunità di essere riscoperta dal mio amato pubblico italiano».

In quell’occasione, Filippa ci aveva anticipato di essere in lavorazione con un nuovo disco, per lei il più importante, contenente tredici duetti con altrettanti graditi ospiti internazionali: dagli statunitensi Michael Bolton e Peter Cetera ai britannici Tony Hadley (Spandau Ballet), Gilbert O’Sullivan e Paul Carrack, passando per lo spagnolo Carlos Marín (Il Divo), il greco Mario Frangoulis, il canadese Gino Vannelli, i messicani Pepe Aguilar, Armando ManzaneroJesús NavarroCarlos Rivera, per concludere in bellezza con la presenza del nostro Claudio Baglioni, sulle note del  capolavoro senza tempo “Mille giorni di te e di me”.

Si intitola Friends & Legends Duets ed è uscito lo scorso 12 ottobre, un album che raccoglie tutta l’anima di Filippa Giordano, cuore italiano ma messicana di adozione, che non ha mai dimenticato le sue origini portando alta la bandiera del nostro Paese nel mondo. Proprio per questa ragione, dispiace che in Italia non si sia parlato di questo progetto, una mancanza che potremmo certo sopperire grazie al digitale e agli ascolti su Spotify, ma è davvero un peccato dover apprendere di questa uscita dai canali social dell’artista, in una lingua diversa dalla nostra, per una situazione grottesca e del tutto incomprensibile.

Il nostro augurio è quello di poterla vedere presto nel nostro Paese, a promuovere il suo lavoro, frutto di anni sicuramente non facili. Sarebbe bello se Claudio Baglioni la invitasse come ospite al prossimo Festival di Sanremo, magari un’esibizione dal vivo e la grande esposizione mediatica potrebbero favorire una repentina e positiva risoluzione di questa spiacevole situazione, chissà. Noi ci speriamo perché la musica, malgrado tutto, ha il potere di affascinare e smuovere le nostre coscienze, più di quanto possiamo credere. Vi lasciamo con l’ascolto del disco che, siamo certi, vi stupirà per la sua infinita bellezza.

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.