domenica 6 Ottobre 2024

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Fiorella Mannoia rivendica il diritto di “Disobbedire” – RECENSIONE

Fuori dallo scorso 27 settembre, il nuovo singolo di Fiorella Mannoia dal titolo “Disobbedire”, presentato in anteprima al “Suzuki Music Party” di Amadeus

È disponibile il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, pubblicato venerdì 27 settembre in radio e in streaming, intitolato “Disobbedire”. Il brano fa parte del progetto discografico inaugurato sul palco di Sanremo 2024 con “Mariposa” e proseguito in estate con il brano “Domani è primavera” insieme a Michele Bravi. Il testo è scritto dalla stessa Mannoia insieme a Cheope e Virginio Simonelli, mentre la musica è stata curata da Marco Colavecchio e Carlo Di Francesco.

Si potrebbe considerare Fiorella Mannoia la paladina delle donne, che con la sua musica pop-melodica e i suoi testi di rivendicazione femminile riesce a dipingere quello che ancora significa essere donna nella società attuale. “Disobbedire” è un inno alla libertà di manifestare la propria voce. È un grido al proprio diritto di non rimanere in silenzio, di andare controcorrente anche sbagliando, di non rimanere inerme davanti a uno status quo, “stare zitta davanti a chi non mi piace o non manifestare ogni volta il mio dissenso”.  Il testo mette in risalto come alle donne viene chiesto di obbedire a un sistema di pensiero, spesso diventando merce di scambio come se fossero di altrui proprietà, “non sono merce da comprare da rivendere o da usare”.

I brani di Fiorella Mannoia sono sempre dei grandi bei testi (come “Il peso del coraggio” e “Combattente”), questo in particolare, potrebbe sembrare semplice, se non fosse che ancora oggi c’è bisogno di rimarcare l’ovvio, ovvero, quello di rompere lo stigma della donna – zitta e schiava – costretta a lasciare gli altri decidere per sè e per il proprio corpo. Una frase che mi ha colpito molto in “Disobbedire” è: “ma se mi conosci bene, sai davvero come amarmi, senza chiedermi un banale cambiamento”, quante volte in una relazione che sia amichevole, d’amore o famigliare, si è chiesto alle donne di obbedire a una circostanza, di cambiare il proprio modo di essere, di nascondere la propria voce ribelle? Quante volte si è cercato di sopprimere la libertà morale, fisica e intellettuale delle donne, causando sensi di colpa per ciò che si è e ciò che si pensa? Ed è proprio questo ciò che viene fuori nel nuovo singolo della Mannoia, “E lo so, me lo impedisce la coscienza e la libertà che ancora grida dentro, ché all’ipocrisia continuo a preferire, Il diritto di disobbedire. La coscienza ci dice di tacere, ma dentro di noi arde il fuoco del dissenso.

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Samanta Santoro

Samanta Santoro, aspirante giornalista. Laurea triennale in Educatrice socio culturale. Iscritta alla magistrale in Comunicazione, Media digitali e Giornalismo. Appassionata di cronaca rosa, temi sociali, gender studies e psicologia.